Pubblicazioni, position paper e studi dell'Associazione Con 470 associate, ˝đʨÓéŔÖ - Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica - è una delle maggiori associazioni di categoria aderenti a CONFINDUSTRIA /it/pubblicazioni 2025-04-02T06:18:04+02:00 Anfia MYOB OSSERVATORIO SULLA COMPONENTISTICA AUTOMOTIVE ITALIANA E SUI SERVIZI PER LA MOBILITA'- ED. 2024 2024-10-30T14:54:18+01:00 2024-10-30T14:54:18+01:00 /it/pubblicazioni/osservatorio-sulla-componentistica-automotive-italiana-e-sui-servizi-per-la-mobilita-ed-2024 Mariangela SCIORATI <p><img src="//images/pubblicazioni/assets/Studio_Osservatorio_Componentistica_2024_DEF/Osservatorio_sulla_componentistica_automotive_italiana_e_sui_servizi_per_la_mobilitĂ _2024.png" alt="" width="900" height="600" loading="lazy"></p><p>L'<strong>Osservatorio sulla componentistica automotive italiana e sui Servizi per la MobilitĂ  2024</strong>, realizzato <strong>dalla Camera di commercio di Torino e da ˝đʨÓéŔÖ</strong>, fornisce i numeri (aziende, dipendenti e fatturato del settore) e analizza i principali trend del comparto, anche alla luce della rivoluzione produttiva che la componentistica sta vivendo con l’incalzare della transizione ecologica ed energetica.</p> <p>Nel 2023 le 2.135 imprese che compongono l’universo della componentistica automotive italiana hanno impiegato nel settore <strong>circa 170.000 addetti</strong> e generato un fatturato stimato, ad esso direttamente attribuibile, pari a <strong>58,8 miliardi di euro</strong>. Seppure il 2023 mostri ancora una crescita del giro d’affari del +3,1% sul 2022, essa si presenta piĂą contenuta rispetto all’anno precedente, nettamente inferiore a quanto registrato nel 2021 e, comunque, non riferibile a tutti i segmenti della filiera. Infatti, se da un lato cresce il fatturato per gli E&amp;D (+14,3%), per i sistemisti e modulisti (+9,3%) e per l’insieme degli specialisti (al cui interno spicca il risultato dei fornitori legati al motorsport con il +11,7%), dall’altro è la subfornitura a evidenziare una certa sofferenza che riguarda sia i subfornitori tout court (-11,3%), sia quelli delle lavorazioni (-5,4%).</p> <p><img src="//images/pubblicazioni/assets/Studio_Osservatorio_Componentistica_2024_DEF/Osservatorio_sulla_componentistica_automotive_italiana_e_sui_servizi_per_la_mobilitĂ _2024.png" alt="" width="900" height="600" loading="lazy"></p><p>L'<strong>Osservatorio sulla componentistica automotive italiana e sui Servizi per la MobilitĂ  2024</strong>, realizzato <strong>dalla Camera di commercio di Torino e da ˝đʨÓéŔÖ</strong>, fornisce i numeri (aziende, dipendenti e fatturato del settore) e analizza i principali trend del comparto, anche alla luce della rivoluzione produttiva che la componentistica sta vivendo con l’incalzare della transizione ecologica ed energetica.</p> <p>Nel 2023 le 2.135 imprese che compongono l’universo della componentistica automotive italiana hanno impiegato nel settore <strong>circa 170.000 addetti</strong> e generato un fatturato stimato, ad esso direttamente attribuibile, pari a <strong>58,8 miliardi di euro</strong>. Seppure il 2023 mostri ancora una crescita del giro d’affari del +3,1% sul 2022, essa si presenta piĂą contenuta rispetto all’anno precedente, nettamente inferiore a quanto registrato nel 2021 e, comunque, non riferibile a tutti i segmenti della filiera. Infatti, se da un lato cresce il fatturato per gli E&amp;D (+14,3%), per i sistemisti e modulisti (+9,3%) e per l’insieme degli specialisti (al cui interno spicca il risultato dei fornitori legati al motorsport con il +11,7%), dall’altro è la subfornitura a evidenziare una certa sofferenza che riguarda sia i subfornitori tout court (-11,3%), sia quelli delle lavorazioni (-5,4%).</p> Greenitaly 2024 - UN’ECONOMIA A MISURA D’UOMO CONTRO LE CRISI 2024-10-25T15:52:55+02:00 2024-10-25T15:52:55+02:00 /it/pubblicazioni/pubblicazioni-anfia/greenitaly-2024-uneconomia-a-misura-duomo-contro-le-crisi Mariangela SCIORATI <p><img src="//images/pubblicazioni/assets/Greenitaly_2024/GreenItaly_2024.png" alt="" width="900" height="600" loading="lazy"></p><p>Il <strong>quindicesimo rapporto GreenItaly</strong> promosso da Fondazione Symbola, Unioncamere e Centro Studi Tagliacarne in collaborazione con Conai, Novamont, Ecopneus, Enel e esperti e associazioni imprenditoriali, cerca di dare una panoramica sulla <strong>green economy in Italia</strong> per capire a che punto siamo. Un racconto della transizione verde che attraverso numeri, trend e case histories offre annualmente uno strumento di informazione sullo stato di avanzamento della green economy in Italia e nel mondo e i suoi effetti sulla <strong>competitivitĂ  dei sistemi produttivi</strong>.</p> <p><strong>˝đʨÓéŔÖ ha curato il capitolo dedicato al settore automotive</strong>, grazie anche ai contributi delle <strong>aziende Associate</strong> che hanno arrichito temi e dati del settore automotive con le loro case history.</p> <p>La twin transition – <strong>ecologica e digitale</strong> – dell’industria automotive italiana ed europea diventa sempre piĂą sfidante in una fase in cui il<strong> trend di elettrificazione</strong> dei veicoli venduti è ancora al di sotto dei livelli previsti per il raggiungimento dei target UE di decarbonizzazione della mobilitĂ  – con i conseguenti impatti sui volumi produttivi e sulle strategie di investimento dei produttori di autoveicoli – c’è un gap nello sviluppo delle infrastrutture di<br />ricarica e si diffondono i timori legati all’ingresso di nuovi player competitivi sul mercato dell’elettrico, mentre alcune economie chiave del Vecchio Continente, come quella tedesca, rallentano e, nel mondo, aumentano i focolai di tensione a livello geopolitico.</p> <p><img src="//images/pubblicazioni/assets/Greenitaly_2024/GreenItaly_2024.png" alt="" width="900" height="600" loading="lazy"></p><p>Il <strong>quindicesimo rapporto GreenItaly</strong> promosso da Fondazione Symbola, Unioncamere e Centro Studi Tagliacarne in collaborazione con Conai, Novamont, Ecopneus, Enel e esperti e associazioni imprenditoriali, cerca di dare una panoramica sulla <strong>green economy in Italia</strong> per capire a che punto siamo. Un racconto della transizione verde che attraverso numeri, trend e case histories offre annualmente uno strumento di informazione sullo stato di avanzamento della green economy in Italia e nel mondo e i suoi effetti sulla <strong>competitivitĂ  dei sistemi produttivi</strong>.</p> <p><strong>˝đʨÓéŔÖ ha curato il capitolo dedicato al settore automotive</strong>, grazie anche ai contributi delle <strong>aziende Associate</strong> che hanno arrichito temi e dati del settore automotive con le loro case history.</p> <p>La twin transition – <strong>ecologica e digitale</strong> – dell’industria automotive italiana ed europea diventa sempre piĂą sfidante in una fase in cui il<strong> trend di elettrificazione</strong> dei veicoli venduti è ancora al di sotto dei livelli previsti per il raggiungimento dei target UE di decarbonizzazione della mobilitĂ  – con i conseguenti impatti sui volumi produttivi e sulle strategie di investimento dei produttori di autoveicoli – c’è un gap nello sviluppo delle infrastrutture di<br />ricarica e si diffondono i timori legati all’ingresso di nuovi player competitivi sul mercato dell’elettrico, mentre alcune economie chiave del Vecchio Continente, come quella tedesca, rallentano e, nel mondo, aumentano i focolai di tensione a livello geopolitico.</p> IMPATTO ED EVOLUZIONE DELL'ELETTRIFICAZIONE DEI VEICOLI 2024-05-30T15:33:55+02:00 2024-05-30T15:33:55+02:00 /it/pubblicazioni/pubblicazioni-anfia/impatto-ed-evoluzione-dellelettrificazione-dei-veicoli Miriam GANGI <p><img src="//images/eventi/assets/2024/Studio_ICE-˝đʨÓéŔÖ-UCIMU.png" alt="Studio ˝đʨÓéŔÖ-UCIMU impatto elettrificazione" width="900" height="600" loading="lazy"></p><p>Lo studio,&nbsp;realizzato da<strong> Agenzia ICE, ˝đʨÓéŔÖ e UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE in collaborazione con AlixPartners</strong>, si propone di definire&nbsp;indicazioni qualitative e quantitative sulle conseguenze della <strong>progressiva adozione di sistemi di propulsione elettrificati (sia ibridi sia puramente elettrici)</strong> sull’evoluzione dei veicoli e, conseguentemente, sulla filiera della componentistica automotive e sulla domanda per i costruttori di macchine utensili.</p> <p>Lo scopo della ricerca include:</p> <ul> <li>la valutazione dei trend del mercato della domanda e dei volumi produttivi automotive, anche con riferimento all’evoluzione delle strategie e del footprint produttivo delle Case automobilistiche (OEM);</li> <li>l’analisi delle diverse architetture dei sistemi di propulsione, della loro evoluzione e dei possibili sviluppi della filiera attraverso potenziali strategie di riconversione;</li> <li>la quantificazione dei possibili impatti economici ed occupazionali dell’avvento del sistema di propulsione elettrico sulle filiere della componentistica automotive e dei costruttori di macchine utensili;</li> <li>l’indicazione di possibili aree di lavoro di politica industriale atte a salvaguardare la filiera dei due settori ed a rendere attrattivo il paese anche per potenziali nuovi entranti.</li> </ul> <p>L'auspicio è che questo contributo possa essere di aiuto a tutta la filiera per il mantenimento della competitivitĂ  da parte del “Made in Italy” settoriale e la ricerca di nuove opportunitĂ  di promozione internazionale delle imprese italiane dei due comparti.</p> <p><img src="//images/eventi/assets/2024/Studio_ICE-˝đʨÓéŔÖ-UCIMU.png" alt="Studio ˝đʨÓéŔÖ-UCIMU impatto elettrificazione" width="900" height="600" loading="lazy"></p><p>Lo studio,&nbsp;realizzato da<strong> Agenzia ICE, ˝đʨÓéŔÖ e UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE in collaborazione con AlixPartners</strong>, si propone di definire&nbsp;indicazioni qualitative e quantitative sulle conseguenze della <strong>progressiva adozione di sistemi di propulsione elettrificati (sia ibridi sia puramente elettrici)</strong> sull’evoluzione dei veicoli e, conseguentemente, sulla filiera della componentistica automotive e sulla domanda per i costruttori di macchine utensili.</p> <p>Lo scopo della ricerca include:</p> <ul> <li>la valutazione dei trend del mercato della domanda e dei volumi produttivi automotive, anche con riferimento all’evoluzione delle strategie e del footprint produttivo delle Case automobilistiche (OEM);</li> <li>l’analisi delle diverse architetture dei sistemi di propulsione, della loro evoluzione e dei possibili sviluppi della filiera attraverso potenziali strategie di riconversione;</li> <li>la quantificazione dei possibili impatti economici ed occupazionali dell’avvento del sistema di propulsione elettrico sulle filiere della componentistica automotive e dei costruttori di macchine utensili;</li> <li>l’indicazione di possibili aree di lavoro di politica industriale atte a salvaguardare la filiera dei due settori ed a rendere attrattivo il paese anche per potenziali nuovi entranti.</li> </ul> <p>L'auspicio è che questo contributo possa essere di aiuto a tutta la filiera per il mantenimento della competitivitĂ  da parte del “Made in Italy” settoriale e la ricerca di nuove opportunitĂ  di promozione internazionale delle imprese italiane dei due comparti.</p> MANIFESTO ˝đʨÓéŔÖ: LE PRIORITA’ DELL’INDUSTRIA ITALIANA DELLA MOBILITA’ PER LA PROSSIMA LEGISLATURA EUROPEA 2024-05-29T12:43:25+02:00 2024-05-29T12:43:25+02:00 /it/pubblicazioni/pubblicazioni-anfia/manifesto-anfia-le-priorita-dellindustria-italiana-della-mobilita-per-la-prossima-legislatura-europea Mariangela SCIORATI <p><img src="//images/pubblicazioni/assets/Manifesto_˝đʨÓéŔÖ_-_Elezioni_EU_2024/Manifesto_˝đʨÓéŔÖ.png" alt="" width="900" height="600" loading="lazy"></p><p>˝đʨÓéŔÖ, in vista delle prossime elezioni europee, ha pubblicato e condiviso <strong>un Manifesto</strong> con i partiti al fine di evidenziare <strong>le prioritĂ  e le richieste delle imprese automotive italiane</strong> per la prossima legislatura.</p> <p>Gli ambiziosi obiettivi approvati nella scorsa legislatura e l’assenza di un piano strategico europeo di riconversione industriale stanno mettendo a rischio la storica capacitĂ  delle imprese automotive italiane di competere a livello globale, trovandosi a dover affrontare la transizione ecologica in un contesto di altissima competizione globale, in cui, però, le imprese asiatiche ed americane possono contare su politiche industriali e commerciali di grande supporto e regole assai meno stringenti.<br />Per poter attraversare e traguardare la piĂą grande rivoluzione tecnologica della storia, volta alla decarbonizzazione dei processi produttivi, alla progressiva elettrificazione dei veicoli ed alla diffusione di vettori energetici a bassa o nulla impronta carbonica,<strong> i prossimi 5 anni saranno cruciali per la tenuta competitiva di un settore che in Italia rappresenta il 5,6% del PIL, fattura oltre 100 miliardi di Euro e che, tra i principali Costruttori e componentisti, occupa oltre 230.000 addetti</strong>.</p> <p><img src="//images/pubblicazioni/assets/Manifesto_˝đʨÓéŔÖ_-_Elezioni_EU_2024/Manifesto_˝đʨÓéŔÖ.png" alt="" width="900" height="600" loading="lazy"></p><p>˝đʨÓéŔÖ, in vista delle prossime elezioni europee, ha pubblicato e condiviso <strong>un Manifesto</strong> con i partiti al fine di evidenziare <strong>le prioritĂ  e le richieste delle imprese automotive italiane</strong> per la prossima legislatura.</p> <p>Gli ambiziosi obiettivi approvati nella scorsa legislatura e l’assenza di un piano strategico europeo di riconversione industriale stanno mettendo a rischio la storica capacitĂ  delle imprese automotive italiane di competere a livello globale, trovandosi a dover affrontare la transizione ecologica in un contesto di altissima competizione globale, in cui, però, le imprese asiatiche ed americane possono contare su politiche industriali e commerciali di grande supporto e regole assai meno stringenti.<br />Per poter attraversare e traguardare la piĂą grande rivoluzione tecnologica della storia, volta alla decarbonizzazione dei processi produttivi, alla progressiva elettrificazione dei veicoli ed alla diffusione di vettori energetici a bassa o nulla impronta carbonica,<strong> i prossimi 5 anni saranno cruciali per la tenuta competitiva di un settore che in Italia rappresenta il 5,6% del PIL, fattura oltre 100 miliardi di Euro e che, tra i principali Costruttori e componentisti, occupa oltre 230.000 addetti</strong>.</p> Greenitaly 2023 - UN’ECONOMIA A MISURA D’UOMO CONTRO LE CRISI 2023-10-31T17:16:05+01:00 2023-10-31T17:16:05+01:00 /it/pubblicazioni/pubblicazioni-anfia/greenitaly-2023-uneconomia-a-misura-duomo-contro-le-crisi Administrator vg59 <p><img src="//images/pubblicazioni/assets/Greenitaly_2023/Immagine trailer.jpg" alt="" width="900" height="900" loading="lazy"></p><p>Il rapporto <strong>GreenItaly 2023</strong>, promosso da Fondazione Symbola e Unioncamere in collaborazione con Novamont, Conai, Ecopneus e European Climate Foundation, è un viaggio attraverso numeri e storie della&nbsp; <strong>green economy italiana</strong> che racconta come la <strong>sostenibilitĂ </strong> può supportare le imprese nel rispondere alle crisi e migliorare la loro competitivitĂ .</p> <p><strong>˝đʨÓéŔÖ ha curato il capitolo dedicato al settore automotive</strong>, grazie anche ai contributi delle <strong>aziende Associate</strong> che hanno arrichito temi e dati del settore automotive con le loro case history.</p> <p>La <strong>transizione energetica e produttiva dell’industria automotive</strong> procede a grandi passi sotto il dettato normativo europeo, mentre, a livello congiunturale, il 2023 ha mantenuto buona parte dei fattori di instabilitĂ  giĂ  riscontrati l’anno precedente: dal prosieguo del conflitto Russia-Ucraina a una situazione dei costi della logistica e delle materie prime ancora in moderata crescita, e dei costi dell’energia – solo in parte compensati da misure governative di sostegno. La carenza di semiconduttori è invece in lieve miglioramento. Parallelamente, nella filiera automotive, diventano una prioritĂ  gli obiettivi di sviluppo sostenibile negli ambiti <strong>Environment, Social e Governance (ESG)</strong> poichĂ© – al di lĂ  delle normative da rispettare – hanno un impatto concreto sul modo in cui un’azienda viene percepita dal mercato, con conseguenze dirette sulle performance finanziarie, di accesso al credito e sulla reputazione del management.</p> <p><img src="//images/pubblicazioni/assets/Greenitaly_2023/Immagine trailer.jpg" alt="" width="900" height="900" loading="lazy"></p><p>Il rapporto <strong>GreenItaly 2023</strong>, promosso da Fondazione Symbola e Unioncamere in collaborazione con Novamont, Conai, Ecopneus e European Climate Foundation, è un viaggio attraverso numeri e storie della&nbsp; <strong>green economy italiana</strong> che racconta come la <strong>sostenibilitĂ </strong> può supportare le imprese nel rispondere alle crisi e migliorare la loro competitivitĂ .</p> <p><strong>˝đʨÓéŔÖ ha curato il capitolo dedicato al settore automotive</strong>, grazie anche ai contributi delle <strong>aziende Associate</strong> che hanno arrichito temi e dati del settore automotive con le loro case history.</p> <p>La <strong>transizione energetica e produttiva dell’industria automotive</strong> procede a grandi passi sotto il dettato normativo europeo, mentre, a livello congiunturale, il 2023 ha mantenuto buona parte dei fattori di instabilitĂ  giĂ  riscontrati l’anno precedente: dal prosieguo del conflitto Russia-Ucraina a una situazione dei costi della logistica e delle materie prime ancora in moderata crescita, e dei costi dell’energia – solo in parte compensati da misure governative di sostegno. La carenza di semiconduttori è invece in lieve miglioramento. Parallelamente, nella filiera automotive, diventano una prioritĂ  gli obiettivi di sviluppo sostenibile negli ambiti <strong>Environment, Social e Governance (ESG)</strong> poichĂ© – al di lĂ  delle normative da rispettare – hanno un impatto concreto sul modo in cui un’azienda viene percepita dal mercato, con conseguenze dirette sulle performance finanziarie, di accesso al credito e sulla reputazione del management.</p> AUTOMOTIVE GLOBAL HR TRENDS 2023-10-31T00:00:00+01:00 2023-10-31T00:00:00+01:00 /it/pubblicazioni/pubblicazioni-anfia/automotive-global-hr-trends Administrator vg59 <p><img src="//images/pubblicazioni/assets/AUTOMOTIVE GLOBAL HR TRENDS/Automotive_Global_HR_Trends.jpg" alt="" width="900" height="500" loading="lazy"></p><p>Il report <strong>Automotive Global HR Trends - </strong>realizzato da <strong>Gi Group Holding</strong> in collaborazione con <strong>Osservatorio Connected Car &amp; Mobility del Politecnico di Milano </strong>e con <strong>˝đʨÓéŔÖ,</strong> che ha agevolato il dialogo con le aziende associate - presenta dati qualitativi e quantitativi provenienti da un campione di indagine che coinvolge 11 Paesi e oltre 6.500 decision maker e candidati, e offre una panoramica di come il settore automotive, spinto dalle tecnologie emergenti, dai cambiamenti delle preferenze dei consumatori e dalle nuove sfide logistiche, sta cambiando, degli impatti sulla funzione HR e sulle competenze degli operatori del settore, e dei nuovi percorsi che lo guidano verso un <strong>futuro di inclusivitĂ  e innovazione</strong>.</p> <p>Una delle sfide che l'automotive sta affrontando in questo momento riguarda proprio la <strong>domanda di nuove competenze e professionalitĂ </strong>, legate, soprattutto, alle tecnologie dell'elettrico e dell'idrogeno, al paradigma della mobilitĂ  come servizio, alla digitalizzazione dei processi produttivi, al veicolo connesso e a guida autonoma.</p> <p>Anche gli obiettivi di sviluppo sostenibile in ambito <strong>Environment, Social e Governance (ESG) </strong>guadagnano posizioni nella scala di prioritĂ  delle imprese, incidendo concretamente sulla percezione aziendale da parte del mercato e toccando anche le capacitĂ  del management.</p> <p><a href="https://it.gigroupholding.com/automotive-global-hr-trends-scarica-il-paper/" target="_blank" class="btn_blu" rel="noopener">Scarica il paper</a></p> <p><img src="//images/pubblicazioni/assets/AUTOMOTIVE GLOBAL HR TRENDS/Automotive_Global_HR_Trends.jpg" alt="" width="900" height="500" loading="lazy"></p><p>Il report <strong>Automotive Global HR Trends - </strong>realizzato da <strong>Gi Group Holding</strong> in collaborazione con <strong>Osservatorio Connected Car &amp; Mobility del Politecnico di Milano </strong>e con <strong>˝đʨÓéŔÖ,</strong> che ha agevolato il dialogo con le aziende associate - presenta dati qualitativi e quantitativi provenienti da un campione di indagine che coinvolge 11 Paesi e oltre 6.500 decision maker e candidati, e offre una panoramica di come il settore automotive, spinto dalle tecnologie emergenti, dai cambiamenti delle preferenze dei consumatori e dalle nuove sfide logistiche, sta cambiando, degli impatti sulla funzione HR e sulle competenze degli operatori del settore, e dei nuovi percorsi che lo guidano verso un <strong>futuro di inclusivitĂ  e innovazione</strong>.</p> <p>Una delle sfide che l'automotive sta affrontando in questo momento riguarda proprio la <strong>domanda di nuove competenze e professionalitĂ </strong>, legate, soprattutto, alle tecnologie dell'elettrico e dell'idrogeno, al paradigma della mobilitĂ  come servizio, alla digitalizzazione dei processi produttivi, al veicolo connesso e a guida autonoma.</p> <p>Anche gli obiettivi di sviluppo sostenibile in ambito <strong>Environment, Social e Governance (ESG) </strong>guadagnano posizioni nella scala di prioritĂ  delle imprese, incidendo concretamente sulla percezione aziendale da parte del mercato e toccando anche le capacitĂ  del management.</p> <p><a href="https://it.gigroupholding.com/automotive-global-hr-trends-scarica-il-paper/" target="_blank" class="btn_blu" rel="noopener">Scarica il paper</a></p> OSSERVATORIO SULLA COMPONENTISTICA AUTOMOTIVE ITALIANA E SUI SERVIZI PER LA MOBILITA'- ED. 2023 2023-10-23T00:00:00+02:00 2023-10-23T00:00:00+02:00 /it/pubblicazioni/pubblicazioni-anfia/osservatorio-sulla-componentistica-automotive-italiana-e-sui-servizi-per-la-mobilita-ed-2023 Administrator vg59 <p><img src="//images/pubblicazioni/assets/Studio_Osservatorio_Componentistica_2023_DEF/Immagine trailer.jpg" alt="" width="900" height="1273" loading="lazy"></p><p>L'<strong>Osservatorio sulla componentistica automotive italiana e sui Servizi per la MobilitĂ  2023</strong>, realizzato <strong>dalla Camera di commercio di Torino e da ˝đʨÓéŔÖ</strong>, fornisce i numeri (aziende, dipendenti e fatturato del settore) e analizza i principali trend del comparto, anche alla luce della rivoluzione produttiva che la componentistica sta vivendo con l’incalzare della transizione ecologica ed energetica.</p> <p>Nel 2022 le 2.167 imprese che compongono l’universo della componentistica automotive italiana hanno impiegato nel settore <strong>circa 167.000 addetti</strong> e generato un <strong>fatturato stimato, ad esso direttamente attribuibile, pari a 55,9 miliardi di euro</strong>. Dopo la ripresa osservata nel 2021, con una variazione ampiamente positiva dei ricavi e una tenuta del numero di addetti, nel 2022 è proseguita la dinamica di crescita del fatturato, seppur<strong> in termini piĂą contenuti (+9,0%)</strong>, accompagnata da una sostanziale stabilitĂ  a livello occupazionale (+0,5%). Le variazioni positive del fatturato automotive hanno interessato trasversalmente tutti i segmenti della filiera, seppure con intensitĂ  differenti: i risultati migliori sono degli E&amp;D (+17,4%), degli specialisti del motorsport (+14,5%) e dei subfornitori, in particolare quelli delle lavorazioni (+14,2%); risulta nettamente inferiore alla media quanto registrato dai sistemisti e modulisti (+3,9%), contraddistinti da una variazione negativa dell’occupazione (-3,1%).</p> <p><img src="//images/pubblicazioni/assets/Studio_Osservatorio_Componentistica_2023_DEF/Immagine trailer.jpg" alt="" width="900" height="1273" loading="lazy"></p><p>L'<strong>Osservatorio sulla componentistica automotive italiana e sui Servizi per la MobilitĂ  2023</strong>, realizzato <strong>dalla Camera di commercio di Torino e da ˝đʨÓéŔÖ</strong>, fornisce i numeri (aziende, dipendenti e fatturato del settore) e analizza i principali trend del comparto, anche alla luce della rivoluzione produttiva che la componentistica sta vivendo con l’incalzare della transizione ecologica ed energetica.</p> <p>Nel 2022 le 2.167 imprese che compongono l’universo della componentistica automotive italiana hanno impiegato nel settore <strong>circa 167.000 addetti</strong> e generato un <strong>fatturato stimato, ad esso direttamente attribuibile, pari a 55,9 miliardi di euro</strong>. Dopo la ripresa osservata nel 2021, con una variazione ampiamente positiva dei ricavi e una tenuta del numero di addetti, nel 2022 è proseguita la dinamica di crescita del fatturato, seppur<strong> in termini piĂą contenuti (+9,0%)</strong>, accompagnata da una sostanziale stabilitĂ  a livello occupazionale (+0,5%). Le variazioni positive del fatturato automotive hanno interessato trasversalmente tutti i segmenti della filiera, seppure con intensitĂ  differenti: i risultati migliori sono degli E&amp;D (+17,4%), degli specialisti del motorsport (+14,5%) e dei subfornitori, in particolare quelli delle lavorazioni (+14,2%); risulta nettamente inferiore alla media quanto registrato dai sistemisti e modulisti (+3,9%), contraddistinti da una variazione negativa dell’occupazione (-3,1%).</p> Greenitaly 2022 - UN’ECONOMIA A MISURA D’UOMO CONTRO LE CRISI 2022-10-25T00:00:00+02:00 2022-10-25T00:00:00+02:00 /it/pubblicazioni/pubblicazioni-anfia/greenitaly-2022-uneconomia-a-misura-duomo-contro-le-crisi Administrator vg59 <p><img src="//images/pubblicazioni/assets/Greenitaly_2022/Immagine trailer.jpg" alt="" width="900" height="900" loading="lazy"></p><p><strong>GreenItaly</strong> è la ricerca su dati e storie della <strong>green economy italiana</strong> promossa annualmente da Symbola e Unioncamere. La XIII edizione del rapporto racconta come l’Italia sia in grado di cogliere le grandi sfide ambientali puntando su <strong>innovazione e ricerca</strong>, sviluppando il <strong>valore economico delle imprese e del Paese</strong>, e rappresenta uno strumento indispensabile per conoscere numeri, territori e settori dell’economia green, ma soprattutto per analizzare e capire il ruolo da protagonista che il <strong>Made in Italy</strong> può avere nel mercato internazionale <strong>puntando sulla sostenibilitĂ </strong>.</p> <p><strong>˝đʨÓéŔÖ ha curato il capitolo automotive, grazie anche ai contributi delle aziende Associate</strong>.</p> <p>Nel 2022, il <strong>settore automotive</strong> è stato colpito da una “tempesta perfetta”, trovandosi a portare avanti un processo di profonda trasformazione - a livello tecnologico, normativo, sociale e culturale - diventato negli ultimi anni dirompente e ineludibile, con diversi fattori di incertezza in gioco: le conseguenze della pandemia, il protrarsi della carenza di semiconduttori, il conflitto tra Russia e Ucraina, l’aumento dei costi dell’energia e quello delle materie prime. E mentre tenta di affrontare al meglio tutte queste contingenze, si fa sempre piĂą urgente, nell’ottica del raggiungimento degli obiettivi climatici previsti dall’UE, la necessitĂ  di definire una<strong> roadmap di decarbonizzazione della mobilitĂ </strong> che veda impegnati tutti: imprese, Governi, cittadini.</p> <p><img src="//images/pubblicazioni/assets/Greenitaly_2022/Immagine trailer.jpg" alt="" width="900" height="900" loading="lazy"></p><p><strong>GreenItaly</strong> è la ricerca su dati e storie della <strong>green economy italiana</strong> promossa annualmente da Symbola e Unioncamere. La XIII edizione del rapporto racconta come l’Italia sia in grado di cogliere le grandi sfide ambientali puntando su <strong>innovazione e ricerca</strong>, sviluppando il <strong>valore economico delle imprese e del Paese</strong>, e rappresenta uno strumento indispensabile per conoscere numeri, territori e settori dell’economia green, ma soprattutto per analizzare e capire il ruolo da protagonista che il <strong>Made in Italy</strong> può avere nel mercato internazionale <strong>puntando sulla sostenibilitĂ </strong>.</p> <p><strong>˝đʨÓéŔÖ ha curato il capitolo automotive, grazie anche ai contributi delle aziende Associate</strong>.</p> <p>Nel 2022, il <strong>settore automotive</strong> è stato colpito da una “tempesta perfetta”, trovandosi a portare avanti un processo di profonda trasformazione - a livello tecnologico, normativo, sociale e culturale - diventato negli ultimi anni dirompente e ineludibile, con diversi fattori di incertezza in gioco: le conseguenze della pandemia, il protrarsi della carenza di semiconduttori, il conflitto tra Russia e Ucraina, l’aumento dei costi dell’energia e quello delle materie prime. E mentre tenta di affrontare al meglio tutte queste contingenze, si fa sempre piĂą urgente, nell’ottica del raggiungimento degli obiettivi climatici previsti dall’UE, la necessitĂ  di definire una<strong> roadmap di decarbonizzazione della mobilitĂ </strong> che veda impegnati tutti: imprese, Governi, cittadini.</p> OSSERVATORIO SULLA COMPONENTISTICA AUTOMOTIVE ITALIANA - ED. 2022 2022-10-24T00:00:00+02:00 2022-10-24T00:00:00+02:00 /it/pubblicazioni/pubblicazioni-anfia/osservatorio-sulla-componentistica-automotive-italiana-ed-2022 Administrator vg59 <p><img src="//images/pubblicazioni/assets/Studio_Osservatorio_Componentistica_2022_DEF/Immagine trailer.jpg" alt="" width="900" height="1273" loading="lazy"></p><p>L'<strong>Osservatorio sulla componentistica automotive italiana 2022</strong>, realizzato <strong>dalla Camera di commercio di Torino e da ˝đʨÓéŔÖ</strong>, offre una fotografia aggiornata sulle dinamiche della filiera, in termini di imprese, fatturato e addetti, con specifici approfondimenti sui nuovi trend della mobilitĂ  e sulle prossime evoluzioni del settore, anche alla luce della rivoluzione produttiva chela componentistica sta vivendo con l’incalzare della transizione ecologica ed energetica.</p> <p>Nel 2021 le 2.202 imprese che compongono l’universo della componentistica automotive italiana hanno impiegato nel settore <strong>oltre 168.000 addetti</strong> e generato nello stesso anno un<strong> fatturato stimato pari a 54,3 miliardi di euro</strong>. Rispetto al 2020, che si era chiuso con un significativo calo del fatturato e una riduzione piĂą modesta in termini occupazionali sull’anno precedente, il 2021 mostra una ripresa, con una <strong>variazione del +16,7% del volume d’affari</strong> e una sostanziale stabilitĂ  del numero di addetti (+0,6%). Le variazioni positive del fatturato automotive hanno interessato trasversalmente tutti i segmenti della filiera, seppure con intensitĂ  differenti: i risultati migliori sono attribuibili ai subfornitori (+25,6%), in particolare a quelli delle lavorazioni (+30%) e agli specialisti dell’aftermarket (+19%).</p> <p><img src="//images/pubblicazioni/assets/Studio_Osservatorio_Componentistica_2022_DEF/Immagine trailer.jpg" alt="" width="900" height="1273" loading="lazy"></p><p>L'<strong>Osservatorio sulla componentistica automotive italiana 2022</strong>, realizzato <strong>dalla Camera di commercio di Torino e da ˝đʨÓéŔÖ</strong>, offre una fotografia aggiornata sulle dinamiche della filiera, in termini di imprese, fatturato e addetti, con specifici approfondimenti sui nuovi trend della mobilitĂ  e sulle prossime evoluzioni del settore, anche alla luce della rivoluzione produttiva chela componentistica sta vivendo con l’incalzare della transizione ecologica ed energetica.</p> <p>Nel 2021 le 2.202 imprese che compongono l’universo della componentistica automotive italiana hanno impiegato nel settore <strong>oltre 168.000 addetti</strong> e generato nello stesso anno un<strong> fatturato stimato pari a 54,3 miliardi di euro</strong>. Rispetto al 2020, che si era chiuso con un significativo calo del fatturato e una riduzione piĂą modesta in termini occupazionali sull’anno precedente, il 2021 mostra una ripresa, con una <strong>variazione del +16,7% del volume d’affari</strong> e una sostanziale stabilitĂ  del numero di addetti (+0,6%). Le variazioni positive del fatturato automotive hanno interessato trasversalmente tutti i segmenti della filiera, seppure con intensitĂ  differenti: i risultati migliori sono attribuibili ai subfornitori (+25,6%), in particolare a quelli delle lavorazioni (+30%) e agli specialisti dell’aftermarket (+19%).</p> E-MOBILITY INDUSTRY SURVEY - LA TRANSIZIONE DELLA FILIERA DELLA MOBILITA' E IL RUOLO DELLE POLITICHE INDUSTRIALI 2022-02-17T00:00:00+01:00 2022-02-17T00:00:00+01:00 /it/pubblicazioni/pubblicazioni-anfia/e-mobility-industry-survey-la-transizione-della-filiera-della-mobilita-e-il-ruolo-delle-politiche-industriali Administrator vg59 <p><img src="//images/pubblicazioni/assets/E-MOBILITY INDUSTRY SURVEY/E-Mobility_Industry_survey.jpg" alt="" width="900" height="506" loading="lazy"></p><p>Il report <strong>E-mobility Industry survey - La transizione della filiera della mobilitĂ  e il ruolo delle politiche industriali, </strong>promosso da MOTUS-E, ˝đʨÓéŔÖ, ANIE Federazione, ANCMA e realizzato dal Dipartimento di Economia e Management dell’UniversitĂ  di Ferrara, fotografa il <strong>ruolo delle politiche industriali nella transizione alla mobilitĂ  elettrica.</strong></p> <p>Transizione che, per le aziende della mobilitĂ , appare come un cammino ad ostacoli in cui richiedono soprattutto un chiaro indirizzo politico (30% delle risposte), liquiditĂ  per gli investimenti (29%) e competenze (13%). L'indagine mette nero su bianco le prioritĂ  delle aziende, ma anche le diverse velocitĂ  di risposta alla sfida industriale e culturale dell’elettrificazione della mobilitĂ  all’interno della filiera.</p> <p>Sono state<strong> intervistate, su scala nazionale, 122 imprese che operano sia nella filiera della mobilitĂ  tradizionale che in quella elettrica</strong>, con l'obiettivo di dare una prima evidenza dello stato della transizione industriale: dai <strong>costruttori di veicoli finiti (24% del campione), ai vari livelli di fornitura, compresi i fornitori di servizi, che rappresentano, ormai, il 25% del totale</strong>. Una fotografia articolata ed eterogenea, che permette di cogliere a pieno la complessitĂ  della transizione e la varietĂ  di forme e obiettivi attraverso i quali le politiche industriali la possono supportare.&nbsp;</p> <p><img src="//images/pubblicazioni/assets/E-MOBILITY INDUSTRY SURVEY/E-Mobility_Industry_survey.jpg" alt="" width="900" height="506" loading="lazy"></p><p>Il report <strong>E-mobility Industry survey - La transizione della filiera della mobilitĂ  e il ruolo delle politiche industriali, </strong>promosso da MOTUS-E, ˝đʨÓéŔÖ, ANIE Federazione, ANCMA e realizzato dal Dipartimento di Economia e Management dell’UniversitĂ  di Ferrara, fotografa il <strong>ruolo delle politiche industriali nella transizione alla mobilitĂ  elettrica.</strong></p> <p>Transizione che, per le aziende della mobilitĂ , appare come un cammino ad ostacoli in cui richiedono soprattutto un chiaro indirizzo politico (30% delle risposte), liquiditĂ  per gli investimenti (29%) e competenze (13%). L'indagine mette nero su bianco le prioritĂ  delle aziende, ma anche le diverse velocitĂ  di risposta alla sfida industriale e culturale dell’elettrificazione della mobilitĂ  all’interno della filiera.</p> <p>Sono state<strong> intervistate, su scala nazionale, 122 imprese che operano sia nella filiera della mobilitĂ  tradizionale che in quella elettrica</strong>, con l'obiettivo di dare una prima evidenza dello stato della transizione industriale: dai <strong>costruttori di veicoli finiti (24% del campione), ai vari livelli di fornitura, compresi i fornitori di servizi, che rappresentano, ormai, il 25% del totale</strong>. Una fotografia articolata ed eterogenea, che permette di cogliere a pieno la complessitĂ  della transizione e la varietĂ  di forme e obiettivi attraverso i quali le politiche industriali la possono supportare.&nbsp;</p> OSSERVATORIO SULLA COMPONENTISTICA AUTOMOTIVE ITALIANA - ED. 2021 2021-10-21T00:00:00+02:00 2021-10-21T00:00:00+02:00 /it/pubblicazioni/pubblicazioni-anfia/osservatorio-sulla-componentistica-automotive-italiana-ed-2021 Administrator vg59 <p><img src="//images/pubblicazioni/assets/Osservatorio_componentistica_automotive_2021/Immagine trailer.jpg" alt="" width="900" height="1294" loading="lazy"></p><p>L'<strong>Osservatorio sulla componentistica automotive italiana 2021</strong> è l'indagine annuale realizzata <strong>dalla Camera di commercio di Torino, da ˝đʨÓéŔÖ e dal Center for Automotive and Mobility Innovation (CAMI) del Dipartimento di Management dell’UniversitĂ  Ca’ Foscari Venezia</strong>, che fornisce i numeri (aziende, dipendenti e fatturato del settore) ed i principali trend della filiera.</p> <p>Nel 2020 le imprese che compongono l’universo della componentistica automotive hanno generato un <strong>fatturato stimato pari a 44,8 miliardi di euro</strong> e impiegato oltre <strong>161.400 addetti</strong>. Rispetto all’anno precedente (quando giĂ  era stata registrata una variazione negativa di fatturato), il volume d’affari è <strong>ulteriormente calato dell’11,9%</strong>, accompagnato dalla diminuzione del numero di addetti (-1,5% a fronte del +0,6% del 2019). Si tratta di un peggioramento che ha riguardato tutti i segmenti della filiera: le categorie con una riduzione del fatturato piĂą modesta sono le imprese di Engineering &amp; Design (-6,8%), gli specialisti aftermarket (-7,0%) e i subfornitori delle lavorazioni (-9,6%), mentre il calo è piĂą sostenuto per gli specialisti, inclusi quelli del motorsport (rispettivamente -12,1% e -11,3%), sistemisti e modulisti (-12,6%) e subfornitori (-13,6%).</p> <p><img src="//images/pubblicazioni/assets/Osservatorio_componentistica_automotive_2021/Immagine trailer.jpg" alt="" width="900" height="1294" loading="lazy"></p><p>L'<strong>Osservatorio sulla componentistica automotive italiana 2021</strong> è l'indagine annuale realizzata <strong>dalla Camera di commercio di Torino, da ˝đʨÓéŔÖ e dal Center for Automotive and Mobility Innovation (CAMI) del Dipartimento di Management dell’UniversitĂ  Ca’ Foscari Venezia</strong>, che fornisce i numeri (aziende, dipendenti e fatturato del settore) ed i principali trend della filiera.</p> <p>Nel 2020 le imprese che compongono l’universo della componentistica automotive hanno generato un <strong>fatturato stimato pari a 44,8 miliardi di euro</strong> e impiegato oltre <strong>161.400 addetti</strong>. Rispetto all’anno precedente (quando giĂ  era stata registrata una variazione negativa di fatturato), il volume d’affari è <strong>ulteriormente calato dell’11,9%</strong>, accompagnato dalla diminuzione del numero di addetti (-1,5% a fronte del +0,6% del 2019). Si tratta di un peggioramento che ha riguardato tutti i segmenti della filiera: le categorie con una riduzione del fatturato piĂą modesta sono le imprese di Engineering &amp; Design (-6,8%), gli specialisti aftermarket (-7,0%) e i subfornitori delle lavorazioni (-9,6%), mentre il calo è piĂą sostenuto per gli specialisti, inclusi quelli del motorsport (rispettivamente -12,1% e -11,3%), sistemisti e modulisti (-12,6%) e subfornitori (-13,6%).</p> REPORT DELL'OSSERVATORIO SULLA TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA FILIERA AUTOMOTIVE ITALIANA - MARZO 2021 2021-03-29T00:00:00+02:00 2021-03-29T00:00:00+02:00 /it/pubblicazioni/pubblicazioni-anfia/report-dellosservatorio-sulla-trasformazione-digitale-della-filiera-automotive-italiana-marzo-2021 Administrator vg59 <p><img src="//images/pubblicazioni/assets/FAI_DIGITAL/Fai_digital.jpg" alt="" width="900" height="497" loading="lazy"></p><p>Realizzato dal Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione del Politecnico di Torino e dal Collegio Carlo Alberto (UniversitĂ  degli Studi di Torino), in collaborazione con ˝đʨÓéŔÖ e Camera di Commercio di Torino e con il supporto tecnico di CAMI-UniversitĂ  Ca' Foscari Venezia nella raccolta dei dati, il report tratta i risultati della <strong>ricerca FAI_Digital,</strong> che ha misurato lo <strong>stato di digitalizzazione della filiera automotive italiana. </strong>Alla base della ricerca, i dati pervenuti dai questionari diretti ai Direttori delle risorse umane, Responsabili di stabilimento e Direttori commerciali di un<strong> campione di oltre 100 imprese, </strong>statisticamente rappresentativo del settore.</p> <p>Oltre a <strong>misurare gli aspetti cruciali della trasformazione digitale delle imprese manifatturiere italiane</strong>, questo lavoro ha permesso di elaborare un c<strong>onfronto con la filiera automotive degli USA</strong>, grazie alla ricerca analoga condotta dal gruppo di ricerca di due universitĂ  statunitensi (Case Western Reserve University e New York University Stern).</p> <p>La diffusione e adozione delle tecnologie 4.0 comportano per le imprese trasformazioni strategiche e organizzative complesse, delle quali vi è oggi una limitata conoscenza. Nella ricerca si analizzano gli effetti dell'implementazione delle tecnologie digitali sull'organizzazione aziendale, sui processi produttivi e sulle relazioni di filiera, provando a circoscrivere quelli che dovranno essere gli interventi di lungo periodo nell'ambito del programma Next Generation EU.</p> <p>La ricerca ha permesso di delineare 4 dimensioni principali della trasformazione digitale, che definiscono i risultati: livello di adozione di tecnologie digitali da parte dell'impresa; introduzione di un approccio data-driven al decision making nei processi decisionali; grado di coinvolgimento dei ruoli operativi nella trasformazione digitiale e upskilling dei profili intermedi; sviluppo di una cultura collaborativa con il cliente e con il resto della filiera, basata sulla condivisione dei dati.</p> <p><img src="//images/pubblicazioni/assets/FAI_DIGITAL/Fai_digital.jpg" alt="" width="900" height="497" loading="lazy"></p><p>Realizzato dal Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione del Politecnico di Torino e dal Collegio Carlo Alberto (UniversitĂ  degli Studi di Torino), in collaborazione con ˝đʨÓéŔÖ e Camera di Commercio di Torino e con il supporto tecnico di CAMI-UniversitĂ  Ca' Foscari Venezia nella raccolta dei dati, il report tratta i risultati della <strong>ricerca FAI_Digital,</strong> che ha misurato lo <strong>stato di digitalizzazione della filiera automotive italiana. </strong>Alla base della ricerca, i dati pervenuti dai questionari diretti ai Direttori delle risorse umane, Responsabili di stabilimento e Direttori commerciali di un<strong> campione di oltre 100 imprese, </strong>statisticamente rappresentativo del settore.</p> <p>Oltre a <strong>misurare gli aspetti cruciali della trasformazione digitale delle imprese manifatturiere italiane</strong>, questo lavoro ha permesso di elaborare un c<strong>onfronto con la filiera automotive degli USA</strong>, grazie alla ricerca analoga condotta dal gruppo di ricerca di due universitĂ  statunitensi (Case Western Reserve University e New York University Stern).</p> <p>La diffusione e adozione delle tecnologie 4.0 comportano per le imprese trasformazioni strategiche e organizzative complesse, delle quali vi è oggi una limitata conoscenza. Nella ricerca si analizzano gli effetti dell'implementazione delle tecnologie digitali sull'organizzazione aziendale, sui processi produttivi e sulle relazioni di filiera, provando a circoscrivere quelli che dovranno essere gli interventi di lungo periodo nell'ambito del programma Next Generation EU.</p> <p>La ricerca ha permesso di delineare 4 dimensioni principali della trasformazione digitale, che definiscono i risultati: livello di adozione di tecnologie digitali da parte dell'impresa; introduzione di un approccio data-driven al decision making nei processi decisionali; grado di coinvolgimento dei ruoli operativi nella trasformazione digitiale e upskilling dei profili intermedi; sviluppo di una cultura collaborativa con il cliente e con il resto della filiera, basata sulla condivisione dei dati.</p>