Notizie e comunicati - Ufficio stampa /it/comunicazione/notizie-e-comunicati Wed, 02 Apr 2025 06:23:10 +0200 MYOB it-it IL MERCATO AUTO ITALIANO MIGLIORA LA PERFORMANCE A MARZO: +6,2% /it/comunicazione/notizie-e-comunicati/comunicati-stampa/mercato-vetture-italia/il-mercato-auto-italiano-migliora-la-performance-a-marzo-6-2 /it/comunicazione/notizie-e-comunicati/comunicati-stampa/mercato-vetture-italia/il-mercato-auto-italiano-migliora-la-performance-a-marzo-6-2 Il primo trimestre chiude comunque in territorio negativo rispetto ai volumi già risicati dello scorso anno. Ci auguriamo che il nostro mercato possa da ora in avanti consuntivare un progresso mensile da qui alla fine d’anno per recuperare almeno parzialmente il divario con il 2019, ancora del 20%.

Torino, 1° aprile 2025 – A marzo 2025, il mercato italiano dell’auto totalizza 172.223 immatricolazioni, con una variazione positiva del 6,2%,[1] rispetto a marzo 2024, che aveva totalizzato 162.140 unità.
Nel primo trimestre del 2024 i volumi complessivi si attestano a 443.906 unità, con un calo dell’1,6% rispetto a quelli di gennaio-marzo 2024.

Dopo le flessioni dei primi due mesi del 2025, a marzo il mercato auto italiano migliora la performance (6,2%) rispetto allo stesso mese dello scorso anno, che contava lo stesso numero di giorni lavorativi (21).

Oggi pomeriggio, mentre commentiamo il dato di mercato italiano, la Commissione europea ha finalmente trasmesso al Parlamento e al Consiglio la proposta di emendamento per il superamento delle multe alle Case auto previste per il 2025. Auspichiamo che le istituzioni europee adottino velocemente  questa proposta, che, pur lontanissima da quanto realmente servirebbe al nostro settore, sblocca uno stallo divenuto insostenibile.

Vicende surreali come questa ci dimostrano come purtroppo manchi a livello delle istituzioni europee la consapevolezza della crisi profonda nella quale la nostra industria si trova e di quali misure abbia bisogno per ritrovare la strada per tornare ad un regime di normalità.

A livello di mercato proponiamo un piano di portata pan-europea e di durata decennale che abbia l’obiettivo di decarbonizzare la mobilità in maniera assai più consistente di qualsiasi provvedimento oggi in discussione, anche quelli al 2035.

Ad oggi infatti il parco circolante europeo, così come quello italiano, registra un’anzianità media di circa 12,5 anni, con elevati rischi di sinistrosità e certezza di inquinamento.

Incentivare il ricambio del parco circolante europeo, e quindi anche quello italiano, mediante aiuti finanziari e fiscali ben congegnati sostenendo i prodotti e la componentistica Made in Europe ecocompatibili è per noi la via maestra per coniugare concretamente la responsabilità ambientale con quella industriale, mantenendo occupazione di alta qualità e rispondendo con i fatti ai blocchi commerciali che provengono da diversi Paesi.

Roberto Vavassori, Presidente di ½ðʨÓéÀÖ

Analizzando nel dettaglio le immatricolazioni per alimentazione[2], le autovetture a benzina vedono il mercato di marzo in calo dell’11,4%, con una quota di mercato al 26,2%; allo stesso modo, le diesel calano del 23,1%, con una quota al 10,9%. Nel cumulato trimestrale del 2025, le immatricolazioni di auto a benzina registrano una flessione del 16,4% e le auto diesel calano del 33,7%, rispettivamente con quote di mercato del 26,4% e del 10,1%.

Le autovetture mild e full hybrid aumentano del 22,1% nel mese, con una quota del 44,6%; nel cumulato crescono invece del 14,6%, con una quota del 44,5%.

Le immatricolazioni di autovetture ricaricabili (BEV e PHEV) aumentano del 56,7% a marzo e rappresentano il 10,0% del mercato del mese (a marzo 2024 era del 6,8%); nel cumulato incrementano del 51,0% ed hanno una quota del 9,4% (in aumento di 3,3 punti percentuali rispetto ai primi tre mesi del 2024).

Nel dettaglio, le auto elettriche (BEV) hanno una quota del 5,5% nel mese e del 5,2% nel cumulato; le vendite incrementano del 76,7% a marzo e del 72,5% nel cumulato. Le ibride plug-in (PHEV) aumentano del 37,5% a marzo e del 30,8% nel cumulato. Esse rappresentano il 4,5% delle immatricolazioni del singolo mese e il 4,2% del totale da inizio anno.

Infine, le autovetture a gas rappresentano l’8,4% dell’immatricolato di marzo, interamente composto da autovetture GPL (che sono in aumento: +13,7% nel mese). Nel cumulato, le immatricolate a gas (considerate anche le auto a metano, che quest’anno sono scomparse dal mercato) calano dell’1,8%. Nel primo trimestre 2025, le alimentate a gas costituiscono il 9,6% del mercato.

Alimentazione marzo 2025

Alimentazione marzo 2025 YDT

Nel cumulato trimestrale, Fiat Panda, Jeep Avenger, Fiat 600 e Alfa Romeo Junior occupano, rispettivamente, la prima, sesta, settima e decima posizione tra le autovetture mild/full hybrid. Nona Peugeot 3008. Tra le dieci PHEV più immatricolate, a rappresentare il gruppo Stellantis c’è Jeep Renegade in settima posizione, mentre, tra le elettriche, Citroen C3 si trova al terzo posto e Jeep Avenger risulta il sesto modello più venduto, seguito da Fiat 500 all’ottavo posto. Leapmotor, con il modello T03, si trova invece al decimo posto.

In riferimento al mercato per segmenti, nel mese di marzo le autovetture utilitarie e superutilitarie rappresentano il 30,8% del mercato, con volumi in calo dell’1,3% rispetto a quelli di marzo 2024, mentre nei tre mesi calano del 4,4% a fronte di una quota del 33,5%. Il modello più venduto della categoria rimane Fiat Panda. Del gruppo Stellantis si trovano nella top ten del cumulato anche Citroen C3 al terzo posto, Peugeot 208 al quarto e Opel Corsa al sesto.

Le auto dei segmenti medi hanno una quota del 10,6% a marzo, con un mercato in aumento del 2% rispetto allo stesso mese del 2024. Nel cumulato, i segmenti C, D ed E hanno una quota del 9,5% (-7,9%). In classifica, a rappresentare il Gruppo Stellantis, al sesto posto si trova Peugeot 308.

I SUV hanno una quota di mercato pari al 55,4%, con volumi in crescita del 10,9% rispetto a marzo 2024. Nel dettaglio, i SUV piccoli rappresentano il 10,9% del mercato del mese (+21,7% rispetto a marzo 2024), i SUV compatti il 27,6% (-3,3%), i SUV medi il 10,2%, (+24,7%), mentre le vendite di SUV grandi sono il 6,7% del totale (+56,1%). Il 18,9% dei SUV venduti nel mese di marzo è di un brand del Gruppo Stellantis.
In aumento dello 0,4% nel cumulato, i SUV detengono una quota del 54%. Continua l’ottima performance di Jeep Avenger, prima nella top ten dei SUV piccoli. Stellantis è presente nella top ten con Fiat 600 al quarto posto, Alfa Romeo Junior al quinto e Opel Mokka all’ottavo.
Tra i SUV compatti, Peugeot 2008 è l’ottava auto più venduta del segmento.
Alfa Romeo Tonale, tra i SUV medi, chiude il trimestre al sesto posto. In top ten, anche la Peugeot 3008 al terzo posto.
Tra i SUV grandi, Peugeot 5008 si trova al settimo posto della top ten.

Infine, è sempre marginale la quota di Monovolumi e Multispazio (2% di quota nel mese e 1,8% nel cumulato), in crescita, rispettivamente, del 29,4% e del 28,8%).

Segmenti marzo 2025

Segmenti marzo 2025 YTD

Secondo l’indagine ISTAT, a marzo si stima un calo sia dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (base 2010=100), che passa da 98,8 a 95, sia dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese (Iesi), che scende da 94,7 a 93,3.

In riferimento al clima di fiducia dei consumatori, diminuisce anche l’indice relativo all’opportunità attuale all’acquisto di beni durevoli, tra cui l’automobile, che passa da -54,4 a -69,2.

Secondo le stime ISTAT, a marzo l’indice nazionale dei prezzi al consumo aumenta dello 0,4% su base mensile e del 2% su marzo 2024 (da +1,6% del mese precedente). La dinamica dell’indice generale riflette principalmente la risalita del tasso di variazione tendenziale dei prezzi degli Energetici non regolamentati, tornato positivo (da -1,9% a +1,3%) e, in misura minore, l’accelerazione dei prezzi dei Tabacchi e degli Alimentari non lavorati. Un sostegno all’inflazione si deve anche ai Servizi relativi alle comunicazioni (da +0,5% a +0,8%), ai Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,1% a +3,3% ) e infine ai Beni durevoli (la cui flessione si attenua da -1,5% a -1,2%). All’opposto, decelerano i prezzi degli Energetici regolamentati (da +31,4% a +27,3%) e quelli dei Servizi relativi ai trasporti (da +1,9% a +1,6%).

Nell’ambito degli Energetici non regolamentati, l’accelerazione è dovuta soprattutto alla risalita dei prezzi del Gas di città e gas naturale mercato libero (da -2,2% a +7,5%) e dell’Energia mercato libero (da -6% a +3,2%); tali effetti non sono del tutto compensati dall’accentuata flessione dei prezzi della Benzina (da -1,2% a -3,9%; -1,8% su febbraio), del Gasolio per mezzi di trasporto (da -4,4% a -6,0%; -2,0% su febbraio) e del Gasolio per riscaldamento (da -5,6% a -6,5%).

Il Gruppo Stellantis, nel complesso, totalizza nel mese 52.128 immatricolazioni (-0,9%), con una quota di mercato del 30,3%.
Nei primi tre mesi dell’anno, le immatricolazioni complessive ammontano a 135.579 unità (-10,3%), con una quota di mercato del 30,5%.

Sono cinque i modelli del Gruppo Stellantis nella top ten di marzo, con Fiat Panda stabile in testa alla classifica (12.951 unità), seguita, al terzo posto, da Jeep Avenger (4.957), che recupera una posizione rispetto al mese precedente, e, al quarto, da Citroen C3 (4.733). Infine, al quinto posto si colloca Peugeot 208 (4.856), che sale di tre posizioni, seguita, al decimo, da Opel Corsa (3.559).

Il mercato di DR Automobiles, coi suoi marchi DR, EVO, Sportequipe e ICH-X registra una crescita del 93,2% nel mese e del 7,8% nel cumulato. Il Costruttore molisano costituisce l’1,3% del mercato di marzo e l’1,5% nel primo trimestre 2025.

Per finire, il mercato dell’usato totalizza 512.698 trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture a concessionari a marzo 2025, il 6,5% in più rispetto a marzo 2024. Nei primi tre mesi del 2025, i trasferimenti di proprietà sono 1.485.281, in crescita del 4,8% rispetto allo stesso periodo del 2024.

 

 

[1] Secondo i dati pubblicati oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

[2] Dati provvisori

 

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Mercato vetture Italia Tue, 01 Apr 2025 15:27:25 +0200
Fatturato del settore Automotive in Italia a gennaio 2025 /it/comunicazione/notizie-e-comunicati/notizie/fatturato-del-settore-automotive-in-italia-a-gennaio-2025 /it/comunicazione/notizie-e-comunicati/notizie/fatturato-del-settore-automotive-in-italia-a-gennaio-2025

Secondo i dati ISTAT, a gennaio 2025 l’indice della produzione industriale è in calo dello 0,6% rispetto a gennaio 2024 e in aumento del 12,3% rispetto ad dicembre 2024. Anche ±ô’i²Ô»å¾±³¦±ð²Ô²Ôdella produzione per il solo settore automotive è in calo, nello specifico del 25,3% rispetto a gennaio 2024, mentre aumenta del 23,8% rispetto al mese precedente.

Nel cumulato annuale del 2024, l’indice della produzione industriale nel suo complesso registra un calo (-3,4%). Nello stesso periodo, il settore automotive registra un decremento del 22,7%.

A gennaio 2025, i singoli comparti del settore automotive mostrano le seguenti variazioni tendenziali:

• l’indice della produzione di autoveicoli (cod. ATECO 29.1) è in calo del 37%;
• l’indice della produzione di carrozzerie R&S (cod. ATECO 29.2) incrementa del 7%;
• l’indice della produzione di parti e accessori per autoveicoli (cod. ATECO 29.3) risulta in calo del 15,4%.

Istat ha diffuso oggi i dati del fatturato dell’industria.

L’indice grezzo del fatturato dell’Industria (escluse le costruzioni), nel solo mese di gennaio registra un decremento dell'1,4%. Nel mese, si registrano cali dell'1,6% sul mercato interno e dello 0,8% sul mercato estero.

Il fatturato del settore automotive, a livello tendenziale, registra una variazione negativa del proprio indice del 23,2% nel mese, con un decremento sia delle commesse del mercato interno (-27,8%) che di quelle estere (-19,5%).

Nel dettaglio, la fabbricazione di autoveicoli genera un fatturato complessivo in calo del 26,1% a gennaio 2025 (-29,3% per il mercato interno e -24% verso i mercati esteri; il fatturato della fabbricazione di carrozzerie, rimorchi e semirimorchi, allo stesso modo, risulta in calo dell’8% nel mese (+0,4% sul mercato interno e -17,9% su quello estero); infine, la fabbricazione di parti per autoveicoli e loro motori genera un fatturato in calo del 20,8% nel mese, con il fatturato in decremento del 30% verso il mercato interno e dell'11,7% verso i mercati esteri.

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Notizie Fri, 28 Mar 2025 14:37:46 +0100
MERCATO AUTO EUROPEO IN CALO ANCHE A FEBBRAIO (-3,1%) /it/comunicazione/notizie-e-comunicati/comunicati-stampa/mercato-vetture-europa/mercato-auto-europeo-in-calo-anche-a-febbraio-3-1 /it/comunicazione/notizie-e-comunicati/comunicati-stampa/mercato-vetture-europa/mercato-auto-europeo-in-calo-anche-a-febbraio-3-1 Il 2025 si conferma come anno complesso e di transizione nell’incertezza degli scenari economici e regolamentari.

Torino, 25 marzo 2025 – Secondo i dati diffusi oggi da ACEA, nel complesso dei Paesi dell’Unione europea allargata all’EFTA e al Regno Unito[1] a febbraio le immatricolazioni di auto ammontano a 963.540 unità, il 3,1% in meno rispetto a febbraio 2024.
Nei primi due mesi del 2025, i volumi immatricolati raggiungono 1.959.580 unità, in calo del 2,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Nel secondo mese dell’anno, il mercato europeo dell’auto mantiene il segno meno (-3,1% a febbraio), scontando nuovamente le performance negative di quasi tutti i maggiori mercati.

A febbraio, infatti, dei cinque major market (incluso UK) soltanto la Spagna registra un rialzo (+11%). In flessione, invece, Germania (-6,4%) e Italia (-6,3%), seguite dalle contrazioni più moderate di Regno Unito (-1%) e Francia (-0,7%).

L’apertura sottotono del 2025 non è una sorpresa, perché tanti sono i fattori di incertezza – non solo legati alla transizione ecologica, ma anche al cambiamento degli equilibri geopolitici globali – che influenzano negativamente il mercato e lo rendono un anno ancora sfidante.

Rispetto al piano d’azione UE per l’automotive illustrato dalla Presidente della Commissione UE all’inizio del mese corrente, è prevista per oggi la proposta di modifica mirata al regolamento sulle emissioni di CO2 di auto e veicoli commerciali leggeri per calcolare su tre anni (2025-2027), anziché uno, la conformità ai target di emissioni scattati quest'anno sulle vendite dei nuovi veicoli. Si tratta di un primo correttivo che si limita a rimandare il problema. Auspichiamo, invece, che il piano possa essere rivisto nei contenuti e nella forma, in primis mettendovi alla base la piena neutralità tecnologica come principio fondamentale, secondo quanto dichiarato poco prima del 5 marzo da Ursula von der Leyen. Inoltre, devono essere implementate la revisione del regolamento sulle emissioni di CO2 dei veicoli industriali, le misure mirate alla salvaguardia della competitività delle imprese – per esempio in riferimento al contenimento dei costi dell’energia – e un piano almeno decennale di rinnovo del parco circolante auto europeo.

Roberto Vavassori, Presidente di ½ðʨÓéÀÖ

Nell’area UE+EFTA+UK, a febbraio risultano in crescita le auto BEV (+26,1%, con il 17,1% di quota) e le ibride tradizionali (+18,3%, con il 35,3% di quota), mentre le ibride plug-in si mantengono stabili a +0,0% (con il 7,5% di quota). Nel complesso, sono state immatricolate 577.449 vetture ibride di tutti i tipi ed elettriche, che rappresentano, insieme, il 59,9% del mercato. Le auto ricaricabili (BEV e PHEV) raggiungono il 24,6% di quota. Se consideriamo i soli 5 major market, le vendite di auto ricaricabili ammontano invece a 141.851 unità a febbraio, in aumento del 18,5% e con una quota del 21,6%.

In Italia, i volumi totalizzati a febbraio 2025 si attestano a 138.020 unità (-6,3%). Nei primi due mesi del 2025, le immatricolazioni complessive ammontano a 271.710 unità, con un calo del 6,1% rispetto ai volumi dello stesso periodo del 2024.

Secondo i dati ISTAT, a febbraio l’indice nazionale dei prezzi al consumo aumenta dello 0,2% su gennaio e dell’1,6% su febbraio 2024 (da +1,5% del mese precedente). La dinamica tendenziale dell’indice generale risente dell’accelerazione dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +27,5% a +31,4%), del marcato ridimensionamento della flessione di quelli dei Beni energetici non regolamentati (da -3% a -1,9%) e dell’aumento del ritmo di crescita dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati e lavorati. Di contro, si assiste a una decelerazione dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,5% a +1,9%), dei Servizi relativi alle comunicazioni (da +1,1% a +0,5%) e di quelli dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,3% a +3,1%). Nell’ambito degli Energetici non regolamentati, la flessione tendenziale dei prezzi risulta sensibilmente più contenuta a causa della dinamica dei prezzi del Gas di città e gas naturale mercato libero (da -7,9% a -2,2%) e dell’Energia elettrica mercato libero (da -10,9% a -6%). I prezzi del Gasolio per mezzi di trasporto, invece, accentuano il loro calo su base annua (da -1,8% a -4,4%; +1,5% su gennaio), così come quelli del Gasolio per riscaldamento (da -3,3% a -5,6%; +0,4% su gennaio); i prezzi della Benzina invertono la loro tendenza (da +1,2% a -1,2%; +1,4% su gennaio).

Analizzando nel dettaglio le immatricolazioni per alimentazione, le autovetture a benzina chiudono febbraio in calo del 20,9%, con una quota di mercato del 26,4%. In flessione anche le autovetture diesel (-36,4% su febbraio 2024), con una quota del 9,9%. Nel cumulato, le immatricolazioni di autovetture a benzina sono in calo del 19% (26,6% di quota) e prosegue il trend negativo delle auto diesel (-39,0% e 9,7% di quota nel periodo). Le autovetture elettrificate rappresentano il 53,8% del mercato di febbraio, mentre nel cumulato hanno una quota del 53,5%, con volumi in aumento sia nel mese (+14%) che nel cumulato (+15,4%). Tra queste, le ibride mild e full crescono del 10,2% nel mese, con una quota di mercato del 44,4%, mentre nel cumulato risultano in rialzo del 10,4%, con una quota del 44,5%. Le immatricolazioni di autovetture ricaricabili incrementano del 35,9% nel mese (quota di mercato: 9,5%) e del 48,4% nel cumulato (con quota al 9,1%). Nel dettaglio, le auto elettriche hanno una quota del 5% e aumentano del 38,2% nel mese. Aumentano anche le ibride plug-in: +33,3%, con il 4,4% di quota del mercato del mese. Nel cumulato bimestrale, sia le BEV che le PHEV risultano in crescita, rispettivamente +70,9% (quota: 5%) e +27,6% (quota: 4,1%). Infine, le autovetture a gas rappresentano il 9,9% dell’immatricolato di febbraio, quasi interamente composto da autovetture Gpl (-4,1% su febbraio 2024). Nel cumulato annuo del 2025, le autovetture Gpl risultano in calo dell’8,4% (quota: 10%), mentre considerando la totalità delle alimentate a gas il calo è del 10,1%.

La Spagna totalizza 90.327 immatricolazioni a febbraio 2025, l’11% in più rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Nei primi due mesi del 2025, il mercato risulta in crescita dell’8,4%, con 162.643 unità immatricolate.

L’Associazione spagnola dell’automotive ANFAC rileva che dopo un buon gennaio in termini di vendite, il trend positivo continua anche a febbraio con un rialzo a doppia cifra. Si tratta di una buona notizia, ma, secondo ANFAC, i dati potrebbero essere influenzati dalle vendite extra registrate nelle zone colpite dall’alluvione DANA lo scorso ottobre, soprattutto a Valencia, dove cittadini e aziende stanno sostituendo i veicoli danneggiati dall’ondata di maltempo. Secondo i dati di IDEAUTO, a febbraio si sono registrate 4.270 vendite in più nelle zone colpite rispetto agli stessi distretti nel febbraio 2024. Senza l'effetto DANA, il mercato crescerebbe “soltanto†del 5,8%.

Nel dettaglio, secondo i canali di vendita, a febbraio 2025 aumenta il noleggio (+13%), come anche nel cumulato dei due mesi (+5%). Anche le immatricolazioni intestate a società crescono nel secondo mese del 2025, +4%, e nel cumulato, del 3%. Infine, il canale dei privati registra un +16% a febbraio e un +14% nel cumulato.

Le autovetture a benzina rappresentano il 31% del mercato di febbraio (-11,4% rispetto a febbraio 2024). A seguire, le vetture ibride non ricaricabili rappresentano il 44,1% del mercato di febbraio (+39% rispetto a febbraio 2024). Le autovetture diesel sono il 5,7% del mercato mensile, ma diminuiscono del 37,7% rispetto al secondo mese del 2024. Fanno meglio le elettriche (6,8% nel mese e una variazione di +60,6% rispetto a febbraio 2024) e le ibride plug-in (7,6% la quota del mese e +24,1% sullo scorso anno), mentre le auto a gas detengono una quota di mercato del 4,9% e aumentano dell’81,2%.
Le emissioni medie di CO2 nel mese di gennaio 2025 scendono a 110,3 g/km (-5,4%).

In Francia, a febbraio 2025, si registrano 141.570 nuove immatricolazioni, in calo dello 0,7% rispetto a febbraio 2024. A gennaio-febbraio 2025, le immatricolazioni si attestano a 256.243 (-3,3%).

Rispetto allo stesso mese dello scorso anno, calano ancora le autovetture diesel  (-34,4%), a bioetanolo (-100%) e a benzina (-27%). Le PHEV diminuiscono del 45%, mentre le ibride mild e full aumentano, rispettivamente, dell’81,3% e del 28,4%. Le elettriche hanno una quota di mercato nel mese del 17,9%, mentre 12 mesi fa detenevano il 18,1%. Nel cumulato da inizio anno, le diesel calano del 41,2% e detengono una quota del 4,6%, mentre le elettriche (quota del 17,7%) calano dell'1,4%. Infine, le PHEV (quota del 4,4%) diminuiscono del 49,3%.

Nel mercato tedesco sono state immatricolate a febbraio 203.434 unità, in calo del 6,4%.
Nei primi due mesi del 2025, le immatricolazioni si attestano a 411.074, con una variazione negativa del 4,6% rispetto a gennaio-febbraio 2024, ma una flessione del 23% rispetto ai livelli pre-covid del 2019.

Rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, a febbraio 2025 si è registrato un calo del 7% degli ordini domestici.

Dal punto di vista delle alimentazioni, le auto ibride (+12% nel mese) rappresentano il 38,2% del mercato mensile, di cui il 9,6% sono ibride plug-in (+34%). Con una quota del 17,7%, le auto elettriche (BEV) registrano un aumento del 30,8%. Infine, le vetture a GPL calano: -23,8%, con appena 767 nuove immatricolazioni.
Le emissioni medie di CO2 delle auto di nuova immatricolazione diminuiscono del 10,7% rispetto a febbraio 2024 e si attestano a 109,7 g/km.

Il mercato inglese, infine, a febbraio totalizza 84.054 nuove autovetture immatricolate, con una flessione dell’1% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, segnando così il quinto calo mensile consecutivo.
Nei primi due mesi dell’anno, le immatricolazioni si attestano a 223.399 unità, l’1,9% in meno rispetto a gennaio-febbraio 2024.

L’Associazione inglese dell’automotive SMMT sottolinea che sebbene i dati di febbraio mostrino un mercato complessivamente debole, la buona notizia è che la diffusione delle auto elettriche continua ad aumentare, anche se con un costo enorme per i produttori in termini di sostegno al mercato. Non è opportuno, tuttavia, trarre conclusioni dai risultati di un solo mese, soprattutto da uno così breve e variabile come febbraio. Con l'importante cambio delle targhe di marzo ormai alle porte e le modifiche fiscali che entreranno in vigore ad aprile e che, paradossalmente, disincentiveranno l'acquisto di veicoli elettrici, ci si aspetta una domanda significativa di nuovi autoveicoli il mese prossimo - ma, nel lungo termine, i consumatori avranno bisogno di carote e non di altri bastoni.

Nel mese, le immatricolazioni delle flotte calano del 4%, mentre le vetture intestate a privati registrano una crescita del 4,6% e quelle intestate alle aziende aumentano del 3,3%.

Le vendite di veicoli elettrici registrano un trend positivo: +41,7% e una quota di mercato del 25,3% nel mese di febbraio. Le ibride plug-in (PHEV) hanno fatto segnare una crescita (+19,3%) e hanno una quota dell’8,7%, superiore a quella dello scorso anno, che era del 7,2%. Nel cumulato dei due mesi, le BEV aumentano del 41,6% e le PHEV del 10,1%. Le vetture diesel calano nel mese (-15,1%, con quota al 5%), mentre le benzina fanno registrare il 17,3% in meno di volumi rispetto allo scorso febbraio, attestandosi su una quota di mercato del 47,4%. Nel cumulato dei due mesi, le diesel calano del 10,3% (quota del 5,8%) e le benzina del 16,1% (quota del 49,2%).

 

[1]EU 27 + EFTA + Regno Unito (ricordiamo che dal 1° febbraio 2020 il Regno Unito non fa più parte dell’Unione Europea). I dati per Malta non sono al momento disponibili.

 

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Mercato vetture Europa Tue, 25 Mar 2025 10:39:22 +0100
CLEPA Innovation Awards 2025: aperte le candidature /it/comunicazione/notizie-e-comunicati/notizie/clepa-innovation-awards-2025-aperte-le-candidature /it/comunicazione/notizie-e-comunicati/notizie/clepa-innovation-awards-2025-aperte-le-candidature

Tornano anche quest'anno gli Innovation Awards di CLEPA, l'iniziativa - giunta alla sua decima edizione - che premia le principali innovazioni tecnologiche volte a semplificare e accelerare la transizione green (elettrificazione e powertrain alternativi; servizi green; prodotti sostenibili) e digitale (guida connessa&autonoma; user-centric experience; safety&security) in Europa.

Tutti gli attori dell'ecosistema di fornitura automobilistica, dalle PMI alle start-up alle multinazionali, sono invitati a partecipare, inviando la propria candidatura entro il 16 maggio.
Un'autorevole giuria di esperti valuterà le innovazioni presentate tenendo conto di fattori quali il livello di ambizione, l'impatto sul mercato, la fattibilità dell'implementazione e il contributo alla società.

Le tecnologie selezionate saranno presentate durante la cerimonia di premiazione che si terrà a Bruxelles il 18 novembre di fronte ai principali operatori del settore, ai decisori politici e ai media.

 

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Notizie Fri, 21 Mar 2025 11:33:22 +0100
LE TECNOLOGIE DEL VEICOLO ELETTRICO: UN VIAGGIO DENTRO L’INNOVAZIONE /it/comunicazione/notizie-e-comunicati/comunicati-stampa/altri-comunicati/le-tecnologie-del-veicolo-elettrico-un-viaggio-dentro-linnovazione /it/comunicazione/notizie-e-comunicati/comunicati-stampa/altri-comunicati/le-tecnologie-del-veicolo-elettrico-un-viaggio-dentro-linnovazione ½ðʨÓéÀÖ pubblica online un cutaway interattivo che le rappresenta in maniera chiara e dettagliata insieme alla mappatura delle aziende associate che le forniscono.

Torino, 18 marzo 2025 – Su iniziativa del Gruppo Car Design & Engineering di ½ðʨÓéÀÖ, l’Associazione ha pubblicato online () un cutaway interattivo del veicolo elettrico (in italiano e in inglese), con l’obiettivo di rappresentare in maniera chiara e dettagliata le tecnologie innovative che lo caratterizzano e dare visibilità alle aziende associate che le forniscono.

Lo sviluppo del progetto ha richiesto una prima fase di analisi e individuazione di tutti i sistemi e i componenti di un veicolo EV, fino all’identificazione di tredici famiglie di riferimento - dagli ADAS al pacco batteria ai servizi di ingegneria avanzata - ciascuna accompagnata dal relativo elenco dei prodotti e dei servizi che ne fanno parte.

La successiva progettazione digitale ha visto ingegneri e designer definire insieme la rappresentazione visiva più efficace dei sistemi chiave del veicolo, messi in evidenza con una grafica accattivante che combina trasparenze, sezioni esplose e colori distintivi.

Ogni dettaglio del tool è progettato con un approccio intuitivo che ne faciliti la comprensione, essendo la finalità dello strumento di tipo informativo. Ne è risultata un’immagine che non solo racconta l’ingegneria del veicolo elettrico, ma rende visibile l’innovazione, offrendo una panoramica immediata sulle tecnologie che guidano il presente e il futuro dell’auto elettrica.

Il cutaway si propone anche come motore di ricerca delle realtà presenti in Italia che offrono sul mercato soluzioni per la produzione di veicoli elettrici, ibridi e fuel cell, al fine di favorire le opportunità di collaborazione tra imprese.

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Altri comunicati Tue, 18 Mar 2025 10:53:55 +0100
TAVOLO AUTOMOTIVE AL MIMIT - DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE ½ðʨÓéÀÖ ROBERTO VAVASSORI /it/comunicazione/notizie-e-comunicati/comunicati-stampa/altri-comunicati/tavolo-automotive-al-mimit-dichiarazione-del-presidente-anfia-roberto-vavassori /it/comunicazione/notizie-e-comunicati/comunicati-stampa/altri-comunicati/tavolo-automotive-al-mimit-dichiarazione-del-presidente-anfia-roberto-vavassori Roma, 14 marzo 2025 - Al Tavolo Automotive di oggi abbiamo ribadito la sintonia con il MIMIT sulle azioni da proseguire in Europa per dare un’attuazione al piano d’azione proposto dalla Commissione UE che vada realmente e concretamente nella direzione di supportare la filiera automotive europea. Mitigazione delle sanzioni e revisione delle regolamentazioni per veicoli leggeri e pesanti in ottica di neutralità tecnologica saranno i temi prioritari del lavoro dei prossimi mesi.

In riferimento agli stanziamenti dei fondi nazionali, accogliamo con favore la previsione di una misura di credito d’imposta diretto per le attività di ricerca e sviluppo. Ci impegneremo per far sì che diventi un volano di innovazione per le nostre imprese.

½ðʨÓéÀÖ seguiterà a lavorare quotidianamente con le istituzioni nazionali ed europee per difendere e accrescere la competitività del settore automotive italiano.

 

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Altri comunicati Fri, 14 Mar 2025 16:16:04 +0100
APERTURA DEL 2025 ANCORA IN FORTE FLESSIONE PER L’INDICE DELLA PRODUZIONE DELL’INDUSTRIA AUTOMOTIVE ITALIANA: -25,3% A GENNAIO /it/comunicazione/notizie-e-comunicati/comunicati-stampa/produzione-industria-automotive-italia/apertura-del-2025-ancora-in-forte-flessione-per-lindice-della-produzione-dellindustria-automotive-italiana-25-3-a-gennaio /it/comunicazione/notizie-e-comunicati/comunicati-stampa/produzione-industria-automotive-italia/apertura-del-2025-ancora-in-forte-flessione-per-lindice-della-produzione-dellindustria-automotive-italiana-25-3-a-gennaio Prodotte, nel mese, circa 10.800 autovetture (-63,4%) secondo i dati preliminari di ½ðʨÓéÀÖ.

Torino, 14 marzo 2025 – A gennaio 2025, secondo i dati ISTAT, la produzione dell’industria automotive italiana nel suo insieme[1] registra un calo del 25,3% rispetto a gennaio 2024.

Guardando ai singoli comparti produttivi del settore, l’indice della fabbricazione di autoveicoli[2] (codice Ateco 29.1) registra una variazione tendenziale negativa del 37% a gennaio 2025; quello della fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (codice Ateco 29.2) cresce del 7% nel mese, e quello della fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori[3] risulta in calo del 15,4%.

Secondo i dati preliminari di ½ðʨÓéÀÖ, la produzione domestica delle sole autovetture a gennaio 2025 ammonta a circa 10.800 unità, in calo del 63,4% rispetto a gennaio 2024.

Il comparto produttivo automotive si colloca nel contesto di una produzione industriale italiana complessiva ancora in flessione a gennaio 2025 rispetto ai livelli del primo mese dello scorso anno: l’indice della produzione industriale nel suo complesso[4], infatti, seppure in recupero rispetto al mese precedente, chiude a -0,6% rispetto a gennaio 2024.

Il fatturato dell’industria in senso stretto (escluso il comparto Costruzioni) registra una variazione negativa dell’1,4% a dicembre 2024, ultimo dato disponibile (-1,4% sul mercato interno e -1,3% sui mercati esteri) e chiude l’intero 2024 a -3,4% (-3,8% il mercato interno e -2,6% i mercati esteri).

Anche l’apertura del nuovo anno si conferma in pesante ribasso per l’indice della produzione automotive italiana, che registra ancora una flessione a doppia cifra (-25,3%).

D’altra parte, mantengono il segno meno sia l’indice della fabbricazione di autoveicoli (-37%) – complice il forte calo, -63,4%, registrato, secondo i dati preliminari di ½ðʨÓéÀÖ dalla produzione di autovetture, per un totale di circa 10.800 unità prodotte – sia l’indice della produzione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori (-15,4%).

Il ‘Piano d'azione per l'Automotive’ presentato lo scorso 5 marzo dalla Commissione europea ci lascia purtroppo insoddisfatti e non risponde pienamente alle necessità dell’industria in questo momento critico per tutto il settore automotive europeo, tralasciando alcuni punti essenziali come la messa in campo di misure a salvaguardia della competitività delle nostre imprese, in primis per riequilibrare i costi dell’energia rispetto a Paesi competitor come USA e Cina.

Per affrontare seriamente la gravità della situazione attuale, serve un piano che, al di là delle linee guida e delle raccomandazioni, preveda azioni concrete, date certe e importi allocati per i vari interventi da programmare, tra cui anche, in nome dell’obiettivo della decarbonizzazione, un piano almeno decennale di rinnovo del parco circolante auto, che in Europa ha un’età media di 12,5 anni ed è quindi ad alte emissioni.

Gianmarco Giorda, Direttore Generale di ½ðʨÓéÀÖ

A gennaio-novembre 2024 (ultimo dato disponibile), l’export di autoveicoli (autovetture e veicoli industriali nuovi) dall’Italia vale 16,4 miliardi di Euro, mentre l’import vale 33,7 miliardi di Euro. Gli Stati Uniti rappresentano, in valore, il primo Paese di destinazione dell’export di autoveicoli dall’Italia, con una quota del 19%, seguiti da Germania (15,4%) e Francia (11,3%).

Nello stesso periodo, l’export della componentistica automotive vale 23 miliardi di Euro, con un saldo positivo di 6,4 miliardi di Euro.

Il fatturato[5] del settore automotive nel suo complesso presenta una flessione del 14,3% a dicembre (ultimo dato disponibile), a causa di una componente interna in calo del 17% e di una componente estera a -11,4%. Nell’intero 2024, il fatturato cala invece del 14,7% (-16,9% il fatturato interno e -12,6% quello estero).

Infine, il fatturato delle parti e accessori per autoveicoli e loro motori presenta una variazione tendenziale negativa del 18% a dicembre (-27,3% la componente interna e
-8,1% la componente estera). Nel periodo gennaio-dicembre 2024, l’indice del fatturato di questo comparto registra un decremento del 14,4%, con un calo del 24,3% della componente interna e del 2,3% della componente estera.

 

[1]Codice Ateco 29: fabbricazione di autoveicoli, fabbricazione di carrozzerie autoveicoli, rimorchi e semirimorchi e fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori (esclusi penumatici).

[2] Per “autoveicoli†si intendono le autovetture e i veicoli commerciali leggeri e pesanti.

[3]Codice Ateco 29.3, non include pneumatici.

[4]Corretto per gli effetti di calendario: i giorni lavorativi sono stati 21 a gennaio 2025 contro i 22 di gennaio 2024 (è escluso il comparto Costruzioni). A partire da gennaio 2024, gli indici della produzione industriale sono diffusi da ISTAT nella nuova base di riferimento 2021=100.

[5] Dati grezzi. I dati aggiornati a dicembre saranno pubblicati da Istat il 28 marzo 2025.

 

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Produzione industria automotive Italia Fri, 14 Mar 2025 16:00:12 +0100
Dal 4 al 6 aprile torna a Lingotto Fiere AMTS - Auto Moto Turin Show /it/comunicazione/notizie-e-comunicati/notizie/dal-4-al-6-aprile-torna-a-lingotto-fiere-amts-auto-moto-turin-show /it/comunicazione/notizie-e-comunicati/notizie/dal-4-al-6-aprile-torna-a-lingotto-fiere-amts-auto-moto-turin-show

Dopo il successo della prima edizione nel 2024 (oltre 22.000 visitatori in 3 giorni), torna dal 4 al 6 aprile 2025, a Torino-Lingotto Fiere, AMTS - Auto Moto Turin Show, l’evento organizzato da GL events Italia dedicato alla passione per le due e quattro ruote che rinnova la vocazione automobilistica della città.

Punto di incontro per aziende, esperti, appassionati e professionisti, AMTS unisce tradizione e modernità, con contenuti classici e heritage, ma anche l'esposizione di veicoli all'avanguardia e l'organizzazione di test drive, workshop e attività interattive, oltre ad ospitare il più grande evento indoor tuning d'Italia in collaborazione con ETT – Expo Tuning Torino.

Anche per questa seconda edizione, le aree esterne di Auto Moto Turin Show si trasformano in un’arena di adrenalina e spettacolo. La pista Sparco ospiterà esibizioni di drifting, taxi drift, stunt show e sfilate di auto sportive e storiche, per regalare al pubblico l’emozione delle performance dal vivo. Professionisti del settore metteranno alla prova le proprie abilità con manovre al limite, regalando uno spettacolo unico per tutti gli appassionati.


½ðʨÓéÀÖ offre ai suoi Associati la possibilità di accedere all'edizione 2025 di AMTS con un biglietto ridotto.

Maggiori informazioni: m.gangi@anfia.it

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Notizie Wed, 12 Mar 2025 16:35:46 +0100
A FEBBRAIO AUTOCARRI POCO SOTTO I LIVELLI DEL SECONDO MESE DEL 2024 (-0,6%) E VEICOLI TRAINATI IN RECUPERO (+25,2%), MENTRE FRENANO GLI AUTOBUS (-20,1%) /it/comunicazione/notizie-e-comunicati/comunicati-stampa/mercato-veicoli-industriali-autobus-e-veicoli-trainati/a-febbraio-autocarri-poco-sotto-i-livelli-del-secondo-mese-del-2024-0-6-e-veicoli-trainati-in-recupero-25-2-mentre-frenano-gli-autobus-20-1 /it/comunicazione/notizie-e-comunicati/comunicati-stampa/mercato-veicoli-industriali-autobus-e-veicoli-trainati/a-febbraio-autocarri-poco-sotto-i-livelli-del-secondo-mese-del-2024-0-6-e-veicoli-trainati-in-recupero-25-2-mentre-frenano-gli-autobus-20-1 Rammarico per l’assenza, nell’‘Industrial Action Plan for the European automotive sector’ recentemente pubblicato dalla Commissione europea, di qualsiasi riferimento alla revisione delle normative su veicoli pesanti e rimorchi. Anche alla luce dello stato delle condizioni abilitanti, occorre definire obiettivi realistici che possano essere raggiunti con tutte le tecnologie a disposizione, rendendo così sostenibile la transizione del settore dell’autotrasporto.

Torino, 11 marzo 2025 – Nel secondo mese del 2025, dopo le flessioni a doppia cifra riportate a gennaio, recuperano sia il comparto degli autocarri – con volumi  pressoché stabili rispetto a febbraio 2024 – sia quello dei veicoli trainati, che registra un rialzo a doppia cifra. In pesante flessione, invece, gli autobus.

Analizzando nel dettaglio il mercato di febbraio 2025, nel mese sono stati rilasciati 2.302 libretti di circolazione di nuovi autocarri (-0,6% rispetto a febbraio 2024) e 1.219 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti, ovvero con ptt superiore a 3.500 kg (+25,2%), suddivisi in 100 rimorchi (-14,5%) e 1.119 semirimorchi (+30,6%).
Nei primi due mesi del 2025 si contano 4.862 libretti di circolazione di nuovi autocarri, il 7,9% in meno rispetto al primo bimestre del 2024, e 2.233 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti (+3% rispetto a gennaio-febbraio 2024), così ripartiti: 232 rimorchi (+4,5%) e 2.001 semirimorchi (+2,8%).

Per gli autocarri, nei primi due mesi del 2025 tre aree geografiche su quattro registrano una variazione negativa: -12,4% il Nord-Est, -10,2% il Nord-Ovest e -6,3% l’area Sud e Isole. In lieve crescita, invece, le regioni del Centro (+1,5%).

Per classi di peso, a gennaio-febbraio 2025 tornano ad avere segno positivo i veicoli sopra le 12,5 e sotto le 16 tonnellate (+9,9%) e i veicoli sopra le 3,5 e fino a 5 tonnellate (+9,1%). Registrano invece una flessione i veicoli sopra le 5 e fino a 8 tonnellate, che calano a doppia cifra (-37,8%), seguiti dai veicoli pesanti da 16 tonnellate in su (-6,1%) e dai veicoli sopra le 8 e fino a 12,5 tonnellate (-2,7%).

Nei primi due mesi del 2025, gli autocarri rigidi risultano in lieve flessione, dell’1,4%, mentre i trattori stradali chiudono a -13,5%. Nello stesso periodo, calano i veicoli da cantiere (-8,3%) e registrano una variazione negativa anche i veicoli stradali (-7,8%).

Analizzando il mercato per alimentazione, nel primo bimestre dell’anno la quota di mercato dei veicoli alimentati a gas risulta dell’1,5% (era del 3% a gennaio-febbraio 2024), per un totale di 75 unità, mentre gli autocarri elettrici e ibridi gasolio/elettrico rappresentano l’1,3% del totale (l’1% a gennaio-febbraio 2024).

Il forte rallentamento nelle immatricolazioni di autocarri che si registra – in continuità con il mese precedente – conferma ancora una volta la necessità di riformare le politiche vigenti per il settore dell’autotrasporto introducendo misure certe e pluriennali che promuovano la sostituzione del parco circolante con veicoli di ultima generazione a gas naturale compresso e liquefatto o a diesel, valorizzando la filiera nazionale dei rispettivi biocarburanti (biometano e HVO).

Si esprime pertanto rammarico per l’assenza di un chiaro riferimento al riconoscimento del contributo dei c.d. carbon neutral fuel all’interno dell’ ‘Industrial Action Plan for the European automotive sector’ recentemente pubblicato dalla Commissione europea. Restiamo convinti che, in linea con le flessibilità riconosciute ora alle autovetture e veicoli commerciali leggeri, la Commissione dovrebbe procedere al più presto ad una revisione del regolamento sulle emissioni di CO2 dei veicoli pesanti e, alla luce dello stato delle condizioni abilitanti, definire obiettivi realistici che possano essere raggiunti con tutte le tecnologie a disposizione. Solo con tale approccio si potrà accelerare e rendere sostenibile la transizione del settore dell’autotrasporto.

A livello nazionale, si rinnova l’invito al decisore pubblico a rafforzare gli strumenti attualmente vigenti per il rinnovo del parco circolante, dando rapida attuazione ai fondi stanziati per questo triennio nell’ultima legge di bilancio. Allo stesso tempo, si auspica che in occasione dell’imminente tavolo automotive si valuti la necessità di ripristinare misure di sostegno all’acquisto e al noleggio a lungo termine di veicoli commerciali (Ecobonus) così come l’introduzione di strumenti di supporto fiscale come il credito d’imposta per gli investimenti.

Luca Sra, Delegato ½ðʨÓéÀÖ per il trasporto merci

In riferimento ai veicoli trainati, nel primo bimestre del 2025 registrano una crescita le regioni del Nord-Est (+16,3%), il Nord-Ovest (+9,6%) e l’area del Sud e Isole (+1%), mentre resta in flessione il Centro (-19,1%).

Le marche estere totalizzano 1.237 libretti di circolazione nel mese (+4,6%); variazione positiva anche per le marche nazionali (+1,1%), con 996 libretti.

Il mercato dei rimorchi e semirimorchi mostra segnali contrastanti a febbraio 2025: se da un lato si osserva una marcata crescita nel settore dei semirimorchi, con un incremento del 30,6% rispetto a febbraio 2024 e del 2,8% nel cumulato gennaio-febbraio, dall'altro il segmento dei rimorchi registra nel secondo mese del 2025 una contrazione del 14,5% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, anche se il dato cumulato da inizio anno mostra una leggera crescita, del 4,5%.

Con profondo rammarico, abbiamo appreso che i recenti provvedimenti approvati dal Consiglio dei Ministri non hanno incluso misure strutturali per il settore dell'autotrasporto, nonostante le ripetute promesse. A livello europeo, il ‘Piano d'azione automotive’ della Commissione europea omette qualsiasi riferimento alla revisione delle normative su veicoli pesanti e rimorchi. Ulteriore motivo di preoccupazione è la tassazione dei rimorchi, veicoli a zero emissioni di CO2, che comporterà un aumento dei costi di quasi il 30% del valore di mercato per unità, un onere sproporzionato che rischia di compromettere la tenuta delle imprese.

½ðʨÓéÀÖ proseguirà il suo impegno con le istituzioni italiane ed europee per sollecitare interventi urgenti a sostegno del settore.

Massimo Menci, Presidente della Sezione Rimorchi di ½ðʨÓéÀÖ

Il mercato degli autobus con ptt superiore a 3.500 kg totalizza a febbraio 2025 398 nuove unità, con un decremento del 20,1% rispetto a febbraio 2024. Nel secondo mese dell’anno, tre comparti su quattro risultano negativi: calano a doppia cifra i minibus (-41,5%), gli scuolabus (-30%) e gli autobus adibiti al TPL (-20,3%). Tornano invece a crescere gli autobus e midibus turistici (+5,1%).
Nei primi due mesi del 2025, i libretti di autobus rilasciati sono 1.031 (-4,6% rispetto a gennaio-febbraio 2024). Nel bimestre registrano una variazione positiva gli autobus e midibus turistici (+69,6%) e gli scuolabus (+43%), mentre calano gli autobus adibiti al TPL (-25,3%) e i minibus (-5%).

Il mercato degli autobus, dopo il picco di immatricolazioni di gennaio, mostra segnali di rallentamento nel mese di febbraio.

I dati evidenziano una contrazione del 20,1% rispetto allo stesso periodo del 2024 e del 4,6% nel cumulato da inizio anno. Tale picco, probabilmente legato alle scadenze dei progetti finanziati con fondi PNRR, suggerisce una dinamica temporanea, con il mercato che ora sembra tornare a tendenze preesistenti.

½ðʨÓéÀÖ rinnova il suo appello per lo stanziamento di risorse dedicate al rinnovo del parco autobus, al fine di continuare ad abilitare la riduzione dell'età media dei mezzi in circolazione riportandola e mantenendola in linea con il dato europeo.

Andrea Rampini, Presidente della Sezione Autobus di ½ðʨÓéÀÖ

Secondo l’alimentazione, la quota di mercato degli autobus alimentati gas è del 22,4% a gennaio-febbraio 2025 (contro il 16,6% dei primi due mesi del 2024), mentre gli elettrici, ibridi gasolio/elettrico e ibridi metano/elettrico rappresentano il 25,4% (21,1% a gennaio-febbraio 2024).

A livello territoriale, infine, nei primi due mesi del 2025 le immatricolazioni registrano una crescita soltanto nelle regioni del Centro (+29,5%), mentre calano a doppia cifra nel Nord-Ovest (-21,4%), nel Sud e Isole (-13,6%) e nel Nord-Est (-11,6%).

 

 

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Mercato veicoli industriali, autobus e veicoli trainati Tue, 11 Mar 2025 13:47:43 +0100
PIANO EUROPEO AUTO: LA COMMISSIONE EUROPEA PARTORISCE UN TOPOLINO /it/comunicazione/notizie-e-comunicati/comunicati-stampa/altri-comunicati/piano-europeo-auto-la-commissione-europea-partorisce-un-topolino /it/comunicazione/notizie-e-comunicati/comunicati-stampa/altri-comunicati/piano-europeo-auto-la-commissione-europea-partorisce-un-topolino Dopo lunghi mesi di incontri ai più alti livelli e comunicazioni chiare ed incisive, incluse le rappresentazioni a Bruxelles dei sindacati, il documento rilasciato oggi dalla Commissione contiene solo alcuni primi elementi richiesti dall’industria, mentre, nonostante le attese e le sollecitazioni, ne mancano molti altri essenziali. Per questi motivi, il dialogo tra le istituzioni europee e l’industria automotive deve continuare speditamente.

Torino, 5 marzo 2025 – “Ci prepariamo ad accelerare i lavori sulla revisione del 2035, mettendo alla base la piena neutralità tecnologica come principio fondamentaleâ€. Rispetto a queste dichiarazioni della Presidente Ursula von der Leyen dell’altro ieri e confrontandole con il contenuto del documento rilasciato oggi, ½ðʨÓéÀÖ ritiene che alcune linee guida siano effettivamente presenti nelle 19 pagine del documento. Questo, tuttavia, non può essere chiamato Piano d’azione, mancando l’indicazione di date certe, azioni concrete rispetto a molte tematiche sollecitate e ben rappresentate da sindacati, costruttori di autoveicoli, componentisti e associazioni di settore, l’indicazione di chi si assume la responsabilità della messa in campo di queste azioni e infine gli importi da allocare per i diversi aspetti del piano.

Anche il tema delle previste multe a carico dei Costruttori per il 2025 è stato fin qui risolto parzialmente e in maniera insoddisfacente rispetto alle logiche richieste formulate dal settore; manca, inoltre, in maniera incredibile, qualunque riferimento al settore, così importante, dei veicoli industriali, anch’essi soggetti alla stessa normativa.

½ðʨÓéÀÖ, quindi, non ritiene assolutamente soddisfacente quanto emerso dai lavori del Dialogo strategico e, insieme alle altre associazioni e stakeholder interessati, continuerà fin da oggi ad evidenziare a tutte le istituzioni europee che la gravità della situazione del settore non può essere affrontata con questi interventi.

 

Apprezziamo gli stimoli allo sviluppo dei veicoli connessi e a guida autonoma e del software defined vehicle, ma con costernazione lamentiamo la mancanza di elementi fondamentali della transizione, tra i quali la neutralità tecnologica.

La domanda rimane infatti: come verrà attuata nella pratica questa neutralità? Per sostenere la competitività e preservare l’occupazione, l’UE deve abbracciare un portafoglio diversificato di tecnologie sostenibili, includendo, al 2035 e oltre, i veicoli ibridi sia plug-in che range–extender alimentati con carburanti di origine non fossile. Inoltre, se il vero obiettivo della Commissione rimane la decarbonizzazione, non vediamo alternative ad un progressivo piano di rinnovo del parco circolante auto, oggi vecchio di 12,5 anni e ad alte emissioni, che focalizzi le risorse su veicoli e componentistica prodotti in Europa. In assenza di questo piano, il settore è destinato a scomparire sotto i colpi della competizione cinese e della  politica oltreatlantica.

Roberto Vavassori, Presidente di ½ðʨÓéÀÖ

 

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Altri comunicati Wed, 05 Mar 2025 17:32:38 +0100
PERMANE UNA PERFORMANCE NEGATIVA PER IL MERCATO AUTO ITALIANO A FEBBRAIO: -6,3%. CONTRAZIONE QUASI DIMEZZATA A PARITA’ DI GIORNI LAVORATIVI (21 A FEBBRAIO 2024 CONTRO 20 A FEBBRAIO 2025) /it/comunicazione/notizie-e-comunicati/comunicati-stampa/mercato-vetture-italia/permane-una-performance-negativa-per-il-mercato-auto-italiano-a-febbraio-6-3 /it/comunicazione/notizie-e-comunicati/comunicati-stampa/mercato-vetture-italia/permane-una-performance-negativa-per-il-mercato-auto-italiano-a-febbraio-6-3 Il primo bimestre chiude a -6,1%, avviando il corso dell’anno in maniera negativa.

Torino, 3 marzo 2025 – A febbraio 2025, il mercato italiano dell’auto totalizza 137.922 immatricolazioni, in ribasso del 6,3%[1] rispetto a febbraio 2024, che aveva totalizzato 147.170 unità.
Nei primi due mesi del 2024 i volumi complessivi si attestano a 271.638 unità, con un calo del 6,1% rispetto a quelli di gennaio-febbraio 2024.

Nel secondo mese dell’anno permane una performance negativa del mercato auto italiano, che riporta il settimo ribasso mensile consecutivo.

I dai delle immatricolazioni mostrano quanto sia sterile la diatriba in corso tra chi sostiene unicamente la tecnologia dell’elettrico e chi solo quella dei motori ICE, essendo quasi due terzi delle registrazioni mensili relativi a vetture con vari livelli di elettrificazione (dalle mild-hybrid alle full-hybrid alle BEV e PHEV), mentre le vetture a combustione interna prive di qualunque elettrificazione rappresentano poco più di un terzo, segno che il processo di comprensione e accettazione di veicoli vieppiù elettrificati si sta realizzando anche nel nostro Paese, nonostante rimanga un gap notevole in termini di volumi, tre volte al di sotto la media europea.

Ovviamente, mentre commentiamo questi dati, tutta la nostra attenzione è rivolta alle decisioni che saranno contenute nel Piano d’azione per l’Automotive che la Commissione UE si appresta a rilasciare il 5 marzo prossimo.

A questo proposito, accogliamo con favore i progressi della Commissione nel voler mitigare gli oneri a carico dei Costruttori per il periodo 2025-2029 (multe di non-compliance). Parimenti, registriamo con favore la dichiarazione della Presidente della Commissione che sarà preparata in tempi rapidi una revisione dello schema al 2035 che avrà come principio chiave quello della piena neutralità tecnologica. Restiamo in attesa di conoscere che cosa in concreto questo significherà.

Roberto Vavassori, Presidente di ½ðʨÓéÀÖ

Analizzando nel dettaglio le immatricolazioni per alimentazione[2], le autovetture a benzina vedono il mercato di febbraio in calo del 20,9%, con quota di mercato al 26,4%; allo stesso modo, le diesel calano del 36,4%, con quota al 9,9%. Nel cumulato 2024, le immatricolazioni di auto a benzina registrano una flessione del 19% e le auto diesel calano del 39%, rispettivamente, con quote di mercato del 26,6% e del 9,7%.

Le autovetture mild e full hybrid aumentano del 10,2% nel mese, con una quota del 44,4%; nel cumulato crescono invece del 10,4%, con una quota del 44,5%.

Le immatricolazioni di autovetture ricaricabili (BEV e PHEV) aumentano del 35,9% a febbraio e rappresentano il 9,5% del mercato del mese (a febbraio 2024 era del 6,5%); nel cumulato incrementano del 48,4% e hanno una quota del 9,1% (in aumento di 3,3 punti percentuali rispetto ai primi due mesi del 2024).

Nel dettaglio, le auto elettriche (BEV) hanno una quota del 5% sia nel mese che nel cumulato; le vendite incrementano del 38,2% a febbraio e del 70,9% nel cumulato. Le ibride plug-in (PHEV) aumentano del 33,3% a febbraio e nel cumulato del 27,6%. Esse rappresentano il 4,4% delle immatricolazioni del singolo mese e il 4,1% del totale da inizio anno.

Infine, le autovetture a gas rappresentano il 9,9% dell’immatricolato di febbraio, interamente composto da autovetture GPL (che sono in calo, -4,1% nel mese). Nel cumulato, le immatricolate a gas (considerate anche le auto a metano, che quest’anno sono scomparse dal mercato) calano del 10,1%. Nel primo bimestre 2025, le alimentate a gas costituiscono il 10% del mercato.

Alimentazione febbraio 2025

 Alimentazione febbraio 2025 YTD

Nel cumulato bimestrale, Fiat Panda, Jeep Avenger, Fiat 600 e Alfa Romeo Junior occupano, rispettivamente, la prima, quarta, settima e ottava posizione tra le autovetture mild/full hybrid. Decima Peugeot 3008. Tra le dieci PHEV più immatricolate non risultano autovetture del gruppo Stellantis, mentre, tra le elettriche, Jeep Avenger risulta il quinto modello più venduto, seguito da Fiat 500 al sesto posto. Leapmotor, che entra per la prima volta in una top ten per alimentazione, con il modello T03, si trova invece al nono posto.

In riferimento al mercato per segmenti, nel mese di febbraio le autovetture utilitarie e superutilitarie rappresentano il 34% del mercato, con volumi in calo dell’11% rispetto a quelli di febbraio 2024, mentre nei due mesi calano del 6,8% a fronte di una quota del 34,9%. Il modello più venduto della categoria rimane Fiat Panda. Del gruppo Stellantis si trovano nella top ten del cumulato anche Citroen C3 al terzo posto, Peugeot 208 al quarto e Opel Corsa al sesto.

Le auto dei segmenti medi hanno una quota del 9,1% a febbraio, con un mercato in calo del 13,5% rispetto allo stesso mese del 2024. Nel cumulato, i segmenti C, D ed E hanno una quota dell’8,9% (-13%). In classifica, a rappresentare il Gruppo Stellantis, al sesto posto Fiat Tipo e all’ottavo Peugeot 308.

I SUV hanno una quota di mercato pari al 54%, con volumi in calo dell’1,8% rispetto a febbraio 2024. Nel dettaglio, i SUV piccoli rappresentano il 12% del mercato del mese (+14,7% rispetto a febbraio 2024), i SUV compatti il 27% (-11,6%), i SUV medi il 9,3%, (+1,2%), mentre le vendite di SUV grandi sono il 5,6% del totale (+19,4%). Il 21,4% dei SUV venduti nel mese di febbraio è di un brand del Gruppo Stellantis.

In calo del 5% nel cumulato, i SUV detengono comunque una quota del 53,3%. Continua l’ottima performance di Jeep Avenger che, prima nella top ten dei SUV piccoli, chiude il primo bimestre del 2025 con oltre 9.300 unità immatricolate. Stellantis è presente nella top ten con Fiat 600 al quarto posto, Alfa Romeo Junior al quinto e Opel Mokka al settimo.
Tra i SUV compatti, Peugeot 2008 è la sesta auto più venduta del segmento.
Alfa Romeo Tonale, tra i SUV medi, chiude il bimestre all’ottavo posto. In top 10 anche la Peugeot 3008 al terzo posto.
Peugeot 5008 entra nella top ten dei SUV grandi al decimo posto con 431 unità vendute nel cumulato.

Infine, è sempre marginale la quota di Monovolumi e Multispazio (1,7% di quota nel mese e 1,8% nel cumulato, in crescita, rispettivamente, del 15,2% e del 29,4%).

Segmenti febbraio 2025

 Segmenti febbraio 2025 YTD

Secondo l’indagine ISTAT, a febbraio l’indice del clima di fiducia dei consumatori (base 2010=100) aumenta, passando da 98,2 a 98,8, mentre l’indice composito del clima di fiducia delle imprese (Iesi) scende da 95,7 a 94,8.
In riferimento al clima di fiducia dei consumatori, cresce anche l’indice relativo all’opportunità attuale all’acquisto di beni durevoli, tra cui l’automobile, che passa da
-66,2 a -54,4.

Secondo le stime ISTAT, a febbraio l’indice nazionale dei prezzi al consumo aumenta dello 0,2% su gennaio e dell’1,7% su febbraio 2024 (da +1,5% del mese precedente). La dinamica tendenziale dell’indice generale risente dell’accelerazione dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +27,5% a +31,5%), del marcato ridimensionamento della flessione di quelli dei Beni energetici non regolamentati (da -3% a -1,9%) e dell’aumento del ritmo di crescita dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati e lavorati. Di contro, si assiste a una decelerazione dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,5% a +1,9%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,3% a +3%) e di quelli dei Servizi relativi alle comunicazioni (da +1,1% a +0,5%).

Nell’ambito degli Energetici non regolamentati, la flessione tendenziale dei prezzi risulta sensibilmente più contenuta a causa della dinamica dei prezzi del Gas di città e gas naturale mercato libero (da -7,9% a -2,2%) e dell’Energia elettrica mercato libero (da -10,9% a -6,3%). I prezzi del Gasolio per mezzi di trasporto, invece, accentuano il loro calo su base annua (da -1,8% a -4,4%; +1,5% su gennaio), così come quelli del Gasolio per riscaldamento (da -3,3% a -5,6%; +0,5% su gennaio); i prezzi della Benzina invertono la loro tendenza (da +1,2% a -1,2%; +1,4% su gennaio).

Il Gruppo Stellantis, nel complesso, totalizza nel mese 41.864 immatricolazioni (-14,7%), con una quota di mercato del 30,4%.

Nei primi due mesi dell’anno, le immatricolazioni complessive ammontano a 83.421 unità (-15,3%), con una quota di mercato del 30,7%.

Sono quattro i modelli del Gruppo Stellantis nella top ten di febbraio, con Fiat Panda stabile in testa alla classifica (11.891 unità), seguita, al terzo posto, da Citroen C3 (5.102), che recupera due posizioni rispetto al mese precedente, e, al quarto, da Jeep Avenger (4.661). Infine, all’ottavo posto si colloca Peugeot 208 (3.084).

Il mercato di DR Automobiles, coi suoi marchi DR, EVO, Sportequipe e ICH-X registra una crescita dell’8,4% nel mese, mentre cala del 12,6% nel cumulato. Il Costruttore molisano costituisce l’1,6% del mercato sia a febbraio che nei primi due mesi del 2025.

Per finire, il mercato dell’usato totalizza 498.103 trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture a concessionari a febbraio 2025, il 4,6% in più rispetto a febbraio 2024. Nei primi due mesi del 2025, i trasferimenti di proprietà sono 972.583, in crescita del 4% rispetto allo stesso periodo del 2024.

 

[1] Secondo i dati pubblicati oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

[2] Dati provvisori

 

 

 

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Mercato vetture Italia Mon, 03 Mar 2025 17:10:15 +0100
IL MERCATO AFTERMARKET TRUCK DEL 2024 CONFERMA LE MIGLIORI PERFORMANCE DI FATTURATO NEI CINQUE ANNI DI ANALISI /it/comunicazione/notizie-e-comunicati/comunicati-stampa/altri-comunicati/il-mercato-aftermarket-truck-del-2024-conferma-le-migliori-performance-di-fatturato-nei-cinque-anni-di-analisi /it/comunicazione/notizie-e-comunicati/comunicati-stampa/altri-comunicati/il-mercato-aftermarket-truck-del-2024-conferma-le-migliori-performance-di-fatturato-nei-cinque-anni-di-analisi Anche le macro-famiglie Motore&Trasmissione, Sopra-Telaio e Sotto-Telaio mostrano le migliori performance di fatturato degli ultimi cinque anni

Torino, 28 febbraio 2025 – Secondo i dati del Barometro Aftermarket Truck –iniziativa della sezione Aftermarket di ½ðʨÓéÀÖ in collaborazione con la sezione Automotive di ASAP Service Management Forum[1] - il fatturato del mercato totale aftermarket truck ha registrato nel 2024[2] una variazione positiva rispetto ai quattro anni precedenti: +73% rispetto al 2020, +43% rispetto al 2021, +33% rispetto al 2022 e +15% rispetto al 2023.

Andamento del fatturato cumulato del mercato totale su base mensile (2020 - 2024)

AM T 1

In particolare, il fatturato degli ultimi due trimestri del 2024 ha registrato le migliori performance dall’inizio della rilevazione dei dati, superando anche i risultati già eccellenti dei due trimestri precedenti.

Andamento del fatturato del mercato totale su base trimestrale (2020 - 2024)

AM T 2

Prima di passare ad alcune considerazioni di dettaglio, ricordiamo che, per svolgere analisi puntuali, lo studio ha previsto la categorizzazione dei codici aziendali in 8 famiglie di prodotto seguendo una nomenclatura standardizzata da ½ðʨÓéÀÖ. Le famiglie di prodotto sono state ulteriormente raggruppate in tre macro-famiglie: Motore&Trasmissione, Sopra-telaio e Sotto-telaio. La motivazione che ha guidato la scelta di tale accorpamento è stata dettata dalla necessità di assicurare la confidenzialità dei dati forniti dalla singola azienda e assicurare la rilevanza delle analisi. Per la pubblicazione dei dati in forma aggregata, sono stati stabiliti due criteri: la presenza di almeno tre aziende per ogni famiglia di prodotto e una quota di fatturato dell'azienda leader di mercato inferiore al 55%. A causa della non sempre possibile aderenza a questi vincoli nelle singole famiglie, si è optato per l'aggregazione nelle tre macro-famiglie menzionate, dove i criteri sono sempre soddisfatti.

Logica di aggregazione dei dati utilizzata per l’analisi

AM T 3

Passando ora alle singole macro-famiglie, l’andamento del fatturato mensile aggregato per la macro-famiglia Motore&Trasmissione è stato altalenante, con picchi positivi ad ottobre e negativi a dicembre. Da segnalare, inoltre, che a cavallo del periodo estivo del 2024, per la prima volta nel periodo di analisi, la macro-famiglia Sopra-telaio ha registrato valori di fatturato superiori alla macro-famiglia Sotto-telaio.

AM T 4

Con riferimento alle variazioni percentuali del fatturato cumulato delle macro-famiglie rispetto agli anni precedenti, la macro-famiglia Motore&Trasmissione ha registrato un incremento del +8% rispetto al 2023, del +21% rispetto al 2022 e del +42% rispetto al 2021.

La macro-famiglia Sopra-telaio ha evidenziato una variazione percentuale del fatturato cumulato particolarmente positiva rispetto ai tre anni precedenti, nello specifico pari a +59% rispetto al 2023, +120% rispetto al 2022 e +87% rispetto al 2021.

Infine, anche la macro-famiglia Sotto-telaio ha concluso il 2024 registrando una variazione percentuale del fatturato cumulato positiva rispetto al 2023 (+6%), al 2022 (+19%) e al 2021 (+43%).

    Barometro Aftermarket Truck ½ðʨÓéÀÖ 2024

Macro-Famiglie Prodotto

Variazione % Fatturato 2024/2023

Variazione % Fatturato 2024/2022

Variazione % Fatturato 2024/2021

Motore&Trasmissione

+8%

+21%

+42%

Sopra-Telaio

+59%

+120%

+87%

Sotto-Telaio

+6%

+19%

+24%

Mercato Totale

+15%

+33%

+43%

   

 

 

 

Anche il 2024 è stato un anno di ulteriore conferma della crescita del comparto aftermarket dei veicoli industriali – sebbene, pur rimanendo i valori in terreno saldamente positivo, si inizi ad osservare un trend di graduale rallentamento e di stabilizzazione rispetto agli anni precedenti. Questo è un elemento significativo che occorre iniziare a prendere in considerazione, non da ultimo in un contesto dove anche le immatricolazioni  di nuovi veicoli industriali danno segni di difficoltà, con una chiusura del 2024 in lieve crescita e un inizio 2025 con il segno negativo, tendenza peraltro già prevista alla fine dello scorso anno.

Può essere estesa anche al comparto aftermarket una riflessione generale sul macro-contesto politico ed economico internazionale e le conseguenze che una sua involuzione negativa potrebbe portare con sé. Rimane il senso d’urgenza generale di intervenire, come ricordato anche nel Rapporto Draghi, per garantire le condizioni di competitività necessarie a sostenere la crescita nel medio e lungo periodoâ€.

Alessio Sitran, Responsabile Area Truck & Bus di ½ðʨÓéÀÖ Aftermarket

Per maggiori informazioni sulle aziende della Sezione ½ðʨÓéÀÖ-Aftermarket e sulle attività ad essa correlate: www.anfia.it/it/imprese-associate/anfia-aftermarket.

 

[1] www.asapsmf.org

[2] A partire dal 2024 il Barometro ha analizzato i dati di un rinnovato panel di aziende a seguito della sostituzione di un partecipante uscente.

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Altri comunicati Fri, 28 Feb 2025 11:15:31 +0100